In Inghilterra 600 milioni di euro per la crescita del calcio femminile
(di Giuseppe Berardi) – Le “Lionesses” ce l’hanno fatta. La vittoria agli Europei da parte della Nazionale inglese di calcio femminile è un’onda lunga che non si ferma e lascia una traccia indelebile nel mondo dello sport. Una legacy che può cambiare il destino del calcio femminile in Inghilterra ma anche in tutta Europa.
In occasione della “Giornata Internazionale della Donna”, lo scorso 8 marzo, il governo inglese ha annunciato un pacchetto da 600 milioni di sterline per garantire nelle scuole parità di accesso allo sport, per ragazzi e ragazze, compreso il calcio, e fornire un minimo di due ore di educazione fisica a settimana.
Una mossa che arriva dopo una lettera aperta che le 23 calciatrici della Nazionale campione d’Europa avevano indirizzato al governo per attuare politiche volte a rendere il calcio uno sport più accessibile a bambine e ragazze. Il tutto era nato da un’idea di Lotte Wubben-Moy, calciatrice dell’Arsenal e della Nazionale. Un’iniziativa sin da subito condivisa dalle sue compagne di nazionale, in particolar modo dalla capitana Leah Williamson.
A distanza di pochi mesi le richieste sono state accolte e il pacchetto di aiuti riguarderà sia lo sport prettamente scolastico che le attività legate al dopo-scuola, mentre altri 57 milioni di sterline verranno messi a disposizione per nuovi impianti sportivi.
“Rendendo il calcio più accessibile a milioni di ragazze in tutta la nazione si è aperta una strada cruciale per la crescita del calcio femminile e dello sport femminile nel suo complesso. – Ha dichiarato Wubben-Moy. Sono orgogliosa di far parte di qualcosa che continuerà a vivere per le future”.
Alle parole di Wubben-Moy si aggiungono quelle di Leah Williamson: “Il successo dell’estate scorsa ha ispirato così tante giovani ragazze a inseguire i loro sogni e la loro passione per il calcio”.
Secondo i dati della Football Association, la Federcalcio inglese, solo il 67% di tutte le scuole e il 41% delle scuole secondarie offrono la pratica del calcio allo stesso modo alle ragazze nelle ore di educazione fisica, e solo il 46% delle scuole offre le stesse opportunità extra scolastiche dei ragazzi.
Il primo ministro Rishi Sunak ha parlato di come il successo europeo della Nazionale femminile “ha cambiato il gioco. Quando scendono in campo le giovani ragazze sanno che ora il calcio è uno sport adatto a loro e un giorno potrebbero far parte della prossima generazione di calciatrici della nazionale”.
Da anni l’Inghilterra è fortemente impegnata nella crescita e nello sviluppo del calcio femminile. La Women’s Super League, il massimo campionato di calcio femminile inglese, viene considerata oggi da più parti il torneo più bello e avvincente d’Europa, oltre ad essere il più ricco.
Di anno in anno i budget dei club calcistici dedicati alle squadre femminili sono in crescita e negli ultimi abbiamo assistito a un considerevole aumento degli stipendi per le calciatrici. A partire da quest’anno, la “Football Money League”, la speciale classifica dei fatturati delle società di calcio elaborata da Deloitte, ha pubblicato anche i ricavi generati dalle squadre femminili.
Nelle prime 13 posizioni ci sono ben 9 club inglesi. Un po’ come accade anche per il maschile, dove le squadre della Premier League dominano da anni ormai.
I trasferimenti di stelle del calibro di Sam Kerr, Vivianne Miedema e Pernille Harder nella “WSL” hanno dato il via a uno sviluppo man mano crescente di operazioni di calciomercato. In passato oltre il 95% degli scambi avveniva a costo zero, in quanto erano trasferimenti a parametro zero, a fine contratto o rescissioni contrattuali di comune accordo, ma negli ultimi anni le cose stanno cambiando. Per le società di calcio anche le calciatrici iniziano ad essere asset importanti, andando a creare valore al calciomercato femminile.
Il calcio delle donne in Inghilterra gode anche di buon seguito di pubblico e l’apertura dei grandi stadi come Emirates Stadium, Old Trafford, Etihad Stadium e Anfield per le squadre femminile hanno fatto impennare il numero di spettatori medi per le gare di campionato ma anche di FA Cup.
A settembre 2022, in occasione del derby a nord di Londra tra Arsenal Women e Tottenham, sugli spalti dell’Emirates c’erano oltre 47 mila spettatori. A dicembre il derby di Manchester tra City e United si è svolto all’Etihad con 44 mila persone sugli spalti.
Nella passata stagione in Women’s Super League le ore di visualizzazione delle partite sono aumentate in misura 4 volte maggiore rispetto all’anno precedente. Numeri che testimoniano come ci sia anche un mercato fiorente dei diritti tv per il calcio femminile inglese.
No Comment