Infront rispedisce al mittente le accuse de L’Espresso sul tema dei paradisi offshore
Non ci stanno Infront Sports & Media, insieme ai suoi dirigenti, ad essere tacciati dai giornalisti de L’Espresso per “evasori” e questo pomeriggio hanno risposto al contenuto di un servizio (in uscita domani in edicola), considerato come una “ricostruzione distorta e diffamante degli accadimenti“. Di seguito lo “statement” ufficiale di Infront Italy.
Con riferimento all’articolo de L’Espresso ‘Calcio e diritti tv: il paradiso è offshore’ disponibile online per gli abbonati a L’Espresso+ e da domani in edicola, Infront Sports & Media ritiene imprescindibile precisare i gravi errori di fatto, che affliggono l’articolo e che offrono ricostruzione distorta e diffamante degli accadimenti.
In particolare, Infront smentisce categoricamente di aver avuto rapporti con le società off-shore indicate nell’articolo, ben consapevole del fatto che le falsità divulgate troveranno adeguata smentita dagli accertamenti che l’autorità giudiziaria sta svolgendo.
Il giornalista ha operato numerose altre mistificazioni, descrivendo come fosse un fatto già accertato, ciò che in realtà è semplicemente una richiesta di documentazione da parte della Procura della Repubblica. Il risultato è una lettura distorta e negativa e non corrispondente al vero.
In ultimo, e di gravità assoluta, è dichiarare che ‘il portafoglio Infront è stato completato’ con ‘la proprietà diretta dei club’, attribuendo a schermi fiduciari riconducibili al management di Infront, il controllo di società calcistiche. Ancora una volta, affermazioni del tutto infondate e diffamanti.
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