In questa stagione “San Siro” è stato un fattore chiave nei ricavi del club nerazzurro

(di Luca Missori) – Altro big match, altro tutto esaurito. E’ quello che si prospetta stasera al Giuseppe Meazza, dove andrà in scena la supersfida tra Inter e Juventus (vero e proprio “Derby d’Italia“). 75.000 spettatori paganti, se si sommano abbonati e acquirenti del biglietto singolo. 5,3 milioni l’incasso totale, non record assoluto, ma una cifra assolutamente ragguardevole.

Ad essere ancora più impressionante, però, è l’andamento delle presenze allo stadio di tutta la stagione dell’Inter. I nerazzurri infatti, solo in campionato, hanno sfondato per primi la quota di un milione di tifosi e vantano anche la più alta media di spettatori nelle gare casalinghe (più di 60 mila, non accadeva dalla stagione 2002/2003). Questi dati hanno impattato anche sui ricavi della società di proprietà cinese, che, grazie al solo “tifo”, arriverà ad incassare, quest’anno, circa 45 milioni di euro, 13 in più della scorsa stagione. La politica, vincente, del club milanese si basa su una scelta commerciale precisa: alzare i prezzi dei biglietti nelle partite di cartello, per le quali c’è ampia domanda, e, allo stesso tempo, prevedere riduzioni e tariffe vantaggiose per coloro che intendono assistere ai match meno prestigiosi.

Questa politica societaria, unita all’intramontabile fascino di San Siro e ai buoni risultati della squadra, porterà presumibilmente l’Inter nella top cinque delle squadre europee per numero medio di spettatori nelle partite casalinghe.