Intervento al cuore per Silvio Berlusconi. Si allungano i tempi della cessione del Milan?
L’intervento al cuore cui dovrà sottoporsi Silvio Berlusconi (patron del Milan) per insufficienza aortica ha “un certo rischio”. Lo ha spiegato all’Agenzia Giornalistica Italia (AGI) il professor Antonio Rebuzzi, primario di Cardiologia intensiva al policlinico Gemelli di Roma.
“Per la sostituzione di una valvola ci vuole tempo”, ha osservato il cardiologo, “e ricordiamoci che stiamo parlando di un intervento su una persona di 80 anni che dovrebbe avere già un pacemaker”. Tecnicamente la riuscita dell’operazione dipende da diversi fattori: “c’è da considerare la situazione respiratoria, quella renale e del ritmo cardiaco, l’ingrandimento del cuore. E bisogna anche vedere come stanno le arterie: potrebbe esserci un ingrandimento dell’aorta, che e’ importante da valutare quando si va a sostituire la valvola”. Certo, aggiunge Rebuzzi, “l’equipe medica scelta è ottima, e questo è un aspetto fondamentale. Resta però il fatto che un intervento anche semplice sulla carta può diventare serio e avere un rischio non piccolo su una persona di 80 anni”. Stesso discorso per il post-operatorio: “La ripresa sarà più complicata rispetto ad esempio allo stesso intervento su un 60enne senza pacemaker“.
L’intervento, con un decorso post operatorio ancora da capire nella sua complessità, potrebbe allungare i tempi della cessione del marchio e del club rossonero alla cordata dei cinesi, di cui si sta parlando da giorni sui media nazionali.
Certamente questa operazione a cuore aperto (non previsto fino a poche settimane fa), per insufficienza aortica porterà inevitabilmente ad uno stallo dell’intera cessione della squadra rossonera.
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