About The RugbyAll newsAltri eventiEconomia E PoliticaEmergenza CoronavirusEventiIstituzione e AttualitàRugbySponsorshipSport Business
Italrugby in difficoltà economiche. Ferma tutta la palla ovale in ambito internazionale
(di Raffaele Dell’Aversana) – La Federazione Italiana Rugby rischia, per il mancato completamento del Sei Nazioni e di test-match, di non poter rispettare le previsioni di bilancio, in cui vengono definiti gli obiettivi da raggiungere, e di dover approvare il bilancio consuntivo (certificazione delle entrate e delle uscite effettivamente sostenute) al ribasso.
Nel precedente Sei Nazioni l’Italia ha incassato circa 19 milioni di euro considerando diritti televisivi, sponsor, premi, biglietteria e altre entrate; nel 2020 l’Italia ha giocato in Galles perdendo 42 a 0, in Francia perdendo 35 a 22, in casa contro la Scozia perdendo 17 a 0, mentre è in attesa per le partite in Irlanda e in casa contro Inghilterra (mancato incasso stimato in 7,6 milioni di euro).
In aggiunta, erano stato programmati una serie di test match nel mese di luglio contro l’Argentina, il Canada, gli Stati Uniti e nel mese di novembre contro l’Australia, il Sudafrica, l’Uruguay (mancato incasso stimato in 6 milioni di euro ).
Inoltre, il fondo lussemburghese d’investimento “Cvc Capital Partners” avrebbe acquisito ad inizio 2020 il 27% del Pro 14 (il più importante campionato di rugby europeo) per 140 milioni di euro e il 15% del Sei Nazioni per 320 milioni di euro (mancato incasso stimato, in questo caso, stimato in 20 milioni+40 milioni di euro).
Per il Presidente di World Rugby, organismo di Governo del Rugby a 15 e a 7 che regola i rapporti tra le Federazioni nazionali e organizza i principali tornei di valore mondiale, Bill Beaumont “c’è una concreta possibilità che non ci sia più rugby, di profilo internazionale, giocato quest’anno”.
No Comment