(di Daniele Rizzi) – ITV, emittente televisiva commerciale free-to-air del Regno Unito, ha rivendicato il momento televisivo più visto dell’anno, il match dell’Inghilterra contro il Sudafrica nella finale di Coppa del Mondo di Rugby dello scorso sabato.

La copertura esclusiva della finale da parte di ITV ha raggiunto un pubblico di 12,8 milioni di spettatori, rendendolo il momento televisivo più visto del 2019.  Le statistiche registrano l’audience più elevata per una partita di rugby nel Regno Unito dalla finale di Coppa del Mondo del 2007 (curiosamente sempre tra Inghilterra e Sudafrica). La media di pubblico durante l’intera trasmissione è stata di 8,9 milioni di persone, con il 67% di share, rendendo la finale uno degli eventi sportivi più seguiti in assoluto dai Mondiali di Calcio del 2018.

In Sudafrica, l’emittente radio-televisiva pubblica SABC, ha concordato invece un contratto di sub-licenza con l’emittente televisiva a pagamento SuperSport che le ha assicurato la copertura gratuita in chiaro della finale.

In Francia, uno dei principali mercati per i diritti World Rugby, l’emittente televisiva TF1 ha attirato in media 5 milioni di telespettatori per la finale, con uno share del 56,8%.

La copertura in diretta su Rai2, invece, secondo canale dell’emittente televisiva pubblica italiana, ha attirato un pubblico di 574.000 spettatori e uno share del 7,1%.

World Rugby, contemporaneamente, ha fatto registrare numerosi record provenienti dal Giappone: una presenza del 99,3% durante il torneo, che ha portato a 1,84 milioni di biglietti venduti per i match, oltre a 1,13 milioni di persone che hanno riempito le fan-zones ufficiali.

La Rugby World Cup Giappone 2019 ha poi anche stabilito record per il coinvolgimento dei fan in tutto il mondo, arrivando a 1,7 miliardi di visualizzazioni di video digitali. Il Paese, inoltre, durante il torneo, ha accolto oltre 400mila visitatori, contribuendo a un impatto economico record di 4 miliardi di dollari, nonostante nel weekend del 12-13 ottobre tre partite siano state annullate a causa di un tifone.