James Pallotta a Radio Roma per parlare del progetto dello stadio e del futuro del club giallorosso
Sui tempi di realizzazione non si sbilancia, ma avverte: “Ci piacerebbe che le cose andassero avanti a ritmo spedito, ma c’è molto da fare. In questi due anni e mezzo è stato fatto un lavoro eccezionale. Abbiamo curato ogni dettaglio, pensando alla Roma e alla città di Roma. Siamo soddisfatti delle professionalità con cui ci siamo confrontati: il Sindaco e il Consiglio Comunale. Non vediamo l’ora che si vada avanti perché, ripetiamo, si tratta di un grandissimo progetto per la squadra e la nazione intera”.
I tempi della burocrazia italiana potrebbero essere lunghi, ma non si scoraggia: “Quello che abbiamo fatto in Italia è molto diverso da quanto viene fatto negli Stati Uniti. Sotto la supervisione di Mark Pannes (manager del progetto Stadio della Roma, ndr) abbiamo cominciato a lavorare per trovare un sito adatto. Ci siamo rivolti a esperti ambientalisti, negli Stati Uniti non esiste questa necessità. Stiamo cercando di costruire una struttura che ospiti le partite di calcio, di rugby, concerti, eventi di intrattenimento di ogni tipo. Negli Stati Uniti quando si decide di costruire uno stadio inizia un processo a parte. Abbiamo capito quali sarebbero stati i problemi qui a Roma, per questo abbiamo curato ogni dettaglio. Non a caso c’è dietro una programmazione di tre anni. Non volevamo lasciare nulla al caso”.
Immagina il giorno dell’apertura del futuro impianto: “Sarà un momento fantastico per i romanisti, non vedo l’ora che arrivi la prima partita nel nuovo stadio. Vorrei essere il primo a entrare e vedere la meraviglia dei tifosi durante il loro ingresso. E non vorrei essere nei panni degli avversari, potrebbe essere il campo più difficile al mondo in cui giocare. Non trascuriamo la questione della sicurezza: la struttura sarà l’ideale per le famiglie. Ripeto, non vedo l’ora che arrivi questo momento”.
Spiega la scelta della località di Tor di Valle, dove verrà edificato l’impianto: “Uno dei criteri era quello di scegliere un posto da riqualificare e quello individuato è il luogo migliore sotto tutti i punti di vista”. Tiene a sottolineare, inoltre, che “non c’è nessuna speculazione in atto. Stiamo facendo tutto questo per la città, non solo per la squadra”.
A proposito della proprietà dell’impianto, spiega: “Quello di creare due società distinte è l’unico modo per finanziare un progetto del genere. Questo tipo di accordo per lo stadio è la cosa migliore per l’AS Roma. Attualmente la società paga 8 milioni di euro per l’affitto dell’Olimpico. Quando il progetto sarà ultimato la Roma ne spenderà 2 milioni”.
Il costo dell’intera opera? “Solitamente quando si costruisce uno stadio e il finanziamento è privato, il comune si occupa delle infrastrutture. Ma non sarà questo il caso. I fondi saranno privati e la cifra totale dell’investimento si aggirerà sul miliardo di euro. Rappresenterà l’investimento più importante dagli anni Venti a oggi. Stiamo spendendo centinaia di milioni di euro in infrastrutture. I collegamenti con l’aeroporto saranno migliorati, così come le strade e le ferrovie. Miglioreremo la zona, permetteremo di viverla nel quotidiano. Inoltre, creeremo migliaia di posti di lavoro”.
Pallotta racconta come è stato accolto dagli altri presidenti di A, che fino ad ora non avevano avuto a che fare con un imprenditore straniero: “Gli altri colleghi capiscono che siamo molto seri, capiscono che vogliamo far tornare il calcio italiano ad alti livelli. Riconoscono tutto ciò che facciamo, dallo stadio al marketing. Spero che anche le altre squadre imparino qualcosa da noi, come anche noi facciamo con loro”. E ancora: “Stiamo lavorando su tutti i fronti, basta vedere le novità che ci sono a Trigoria con Roma Radio e Roma Tv. Avverto grande entusiasmo in tutto lo staff giallorosso, giocatori e dipendenti compresi. Sono estremamente ottimista per il nostro progetto che riguarda i prossimi 20-30 anni. Non ho nessuna intenzione di mollare, a meno che qualcuno arrivi e mi butti nel fiume…”
Un discorso a parte lo meritano i tifosi della Roma: “Sono molto affettuosi nei miei confronti, capiscono che c’è un cambiamento in atto e che vogliamo far diventare la Roma il miglior club del mondo. Non ci riterremo soddisfatti finché non ci riusciremo. Serve tempo, serve lavoro, ma è il nostro obiettivo è quello e vogliamo arrivarci. Io sono sempre stato un po’ tifoso della Roma. Non avrei intrapreso questo progetto se non lo fossi stato. C’è un lato affaristico, ma ce n’è anche uno emotivo. Sono una persona competitiva e lo vedete mentre seguo le partite. Io sono il primo tifoso di questa squadra, non so se avrò la stessa passione dei tifosi in curva, ma ho una grandissima passione. E vorrei rivolgermi alla Curva Sud, il fatto che abbiano una grande maturità dimostra che sono partecipi e credo che abbiano iniziato nel migliore dei modi la stagione. Forza Roma!”.
Domani è una giornata estremamente importante per lo stadio della Roma. Siamo fiduciosi”. Sono le parole di James Pallotta, Presidente della Roma, sulla costruzione del nuovo impianto giallorosso. “È un grandissimo progetto non solo per la città, ma per l’Italia intera, che mira a riportare la Serie A al top, ad altissimi livelli, dove merita di essere”.
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