Juventus: i campioni d’Italia sfondano il tetto dei 100 mln
La Juventus, campione d’Italia per il nono anno consecutivo, si presenta ai nastri di partenza della prossima stagione (2020/21) con un nuovo record. Il valore della maglia, sotto il profilo sponsorizzativo, sfonderà il tetto dei 100 milioni di euro. Un risultato commerciale mai raggiunto, fino ad oggi, dal club guidato da Andrea Agnelli.
Oltre ai 42 milioni di euro assicurati da Jeep (main sponsor) e ai 51 milioni di Adidas (fornitore del materiale gara e partner strategico nelle strategie di merchandising), nelle casse della realtà piemontese sono entrati, di recente, 7 milioni annui. Cygames. dopo un anno di assenza. è tornato nel ruolo di retro sponsor.
Nella classifica jersey-sponsorship europee di KPMG, la Juventus (prima dell’annuncio del partner nipponico) si è posizionata al nono posto, seguita solo dal Tottenham Hotspur (10ima): 78,8 milioni di euro potendo contare sull’abbinamento AIA-Nike.
Con il ritorno di Cygames (attiva nello sviluppo di videogiochi fantasy), la Juve vola decisamente al settimo posto. Supera, nel nuovo ranking, il Liverpool (campione d’Europa in carica e leader, quest’anno, anche in Premier League), forte del binomio Standard Chartered-New Balance, per complessivi 96,3 milioni, e il Bayern Monaco, neo campione di Germania (per l’ottavo anno consecutivo) fermo a 95 milioni (T-Mobile-Adidas).
Nel futuro, però, sarà difficile scalare ulteriormente la parte alta di questa classifica. L’ipotesi “second sponsor”, nella parte top della divisa, non è prevista, perché Jeep ha una posizione esclusiva. Unica opzione a disposizione è lo sleeve partner (sponsor di manica). Un’opportunità commerciale stimata in 10 milioni di euro stagionali. Anche in questo caso i campioni d’Italia non supererebbero i 114 milioni di euro del Chelsea di Roman Abramovič. I Blues, dopo l’esperienza pluriennale con Yokohama, hanno firmato con il brand di telefonia mobile “3” (nuovo partner principale) per 45,6 milioni di euro (importo pari a quanto pagato, ad esempio, da Standard Chartered per apparire sulla divisa dei Reds). La squadra della City londinese è stabilmente al quinto posto (in coabitazione con l’Arsenal), grazie soprattutto al contratto con Nike (68,4 milioni di euro). I Gunners si confermano a 68,4 milioni, con Emirates (main partner) e Adidas (sponsor tecnico).
Le prime quattro posizioni infine sono una sfida riservata a due mercati: Spagna e Gran Bretagna. Al quarto posto il Manchester City legato a Etihad airways (51,3 milioni) e Puma (74,1 milioni) per un totale di 125,4 milioni di euro. Sul gradino più basso del podio un altro club britannico. E’ il Manchester United sponsorizzato da Chevrolet (71,3 milioni) e Adidas (85,4 milioni). I Red Devils superano i 156,4 milioni. E’ la maglia più ricca della English Premier League grazie anche al contratto record, in ambito europeo, di Chevrolet. Nessun altro team è in grado di superare questa asticella. Né il Barcellona, forte di un binomio del valore di 160 milioni (55 milioni garantiti da Rakuten e 105 milioni da Nike), né soprattutto il Real Madrid. Le Merengues scendono in campo, da diversi anni, con Emirates (70 milioni) e Adidas (120 milioni), per un totale di 190 milioni di euro.
La posizione in classifica conquistata dai bianconeri è ancora più significativa se si analizzato questi ultimi dati: Adidas infatti investe sui Blancos più del doppio di quanto previsto nel budget tecnico dei campioni d’Italia (per il momento a 51 milioni di euro annui). Ulteriori sviluppi saranno possibili solo accelerando sul processo di internazionalizzazione del brand.
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