Juventus in “rosso” per 19,2 milioni, ma CR7 da solo può generare 100 mln di fatturato
(di Marcel Vulpis) – Tutto come previsto nell’ultima semestrale di Exor N.V., cassaforte finanziaria della famiglia Agnelli e azionista di maggioranza (63,77%) della Juventus.
La società torinese ha ufficializzato i dati di bilancio 2017/18 (alla data del 30 giugno), confermando il “rosso” di 19,2 milioni di euro. Si tratta di un risultato negativo, che arriva, soprattutto, dopo tre stagioni consecutive di segno opposto: nell’esercizio precedente, per esempio, l’utile è stato di 42,6 milioni.
Sono diversi i fattori che hanno determinato lo sbilancio: da un lato una decrescita complessiva dei ricavi (-58 milioni di euro), strettamente collegati al percorso (non sempre privo di ostacoli) in Champions, dall’altro la lievitazionedi costi come quelli per i “servizi esterni” (+10,4 milioni), o i maggiori ammortamenti e svalutazioni sui diritti pluriennali collegati alle prestazioni dei calciatori (25 milioni), o le spese per acquisti materiali (+3,2 milioni), oltre all’aumento degli ammortamenti di altre attività materiali/immateriali (+2,6 milioni). Infine, sono cresciuti, di 1,7 milioni di euro, gli oneri operativi.
La realtà piemontese ha cercato di ridurre il risultato negativo, controbilanciando con minori costi per il personale tesserato (-2 milioni di euro), minori imposte (-6,6 milioni), oltre ad oneri da gestione sui diritti dei calciatori inferiori per 30,4 milioni.
La decrescita degli introiti da premi Uefa, effetto dell’eliminazione nei quarti di Champions (per mano del Real Madrid), ha consolidato la fotografia al 30 giugno 2018, confermando la necessità fisiologica, sotto il profilo economico-finanziario, di dover centrare la fase finale della più importante competizione per club europei. Una tesi che trova coerenza nella valutazione del fatturato complessivo (incluse le plusvalenze) fermo a 504 milioni di euro, contro i 562 della stagione precedente, quando la squadra bianconera raggiunse la finale di Cardiff .Cresce, sempre al 30 giugno, l’indebitamento finanziario “netto”, che ha raggiunto i 309,8 milioni di euro (un incremento di 147,3 milioni), superiore al dato di 162,5 milioni dell’esercizio precedente (2017).
Hanno influito i flussi negativi della gestione operativa (-8 milioni di euro), gli esborsi legati al player trading (-119,5 milioni), gli investimenti in altre immobilizzazioni e partecipazioni (-13,2 milioni) ed, infine, i flussi delle attività finanziarie (-6,6 milioni).
IL PESO FUTURO DI CR7 NEL BILANCIO BIANCONERO
Alla luce di questi numeri diventa strategico il peso futuro delle prestazioni di Cristiano Ronaldo, in ottica Champions league 2018/19, così come il suo abbinamento, in termini di immagine, sui mercati asiatici, per l’esplosione dei ricavi da “partnership regionali” (attivate in specifici territori extra Italia). CR7 può diventare l’assicurazione commerciale della Juventus da rischi Champions, dove gli scontri diretti (subito dopo la fase a gironi), come è avvenuto nella scorsa stagione, possono nascondere rischi difficilmente prevedibili oltre che superabili. Secondo i principali analisti finanziari, il calciatore portoghese può valere un incremento del giro d’affari pari 100 milioni di euro. Flussi di denaro essenziali per continuare a crescere e/o per tamponare eventuali criticità future in termini di bilancio. (fonte: Tuttosport)
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