Kapernick volto del nuovo spot Nike e il titolo scende in Borsa
Ancora una volta Nike, sotto il profilo pubblicitario, va controcorrente. E la scelta del testimonial pubblicitario, l’ex quarterback afroamericano Colin Kaepernick (San Francisco 49ers – nella foto in primo piano), che ha “sfidato”, più volte, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nelle stagioni passate, inginocchiandosi durante l’inno americano (per protestare nei confronti della sua politica sui temi razziali) prima dell’inizio della partita. Una scelta coraggiosa che l’ha portato (purtroppo) ad essere escluso dal sistema sportivo della NFL, la lega professionistica a stelle strisce più seguita nel Paese.
Su Linkedin, Giovanni Palazzi, esperto di sports-marketing (StageUp), ha commentato la scelta di Nike, che sta creando scossoni sul titolo in Borsa, sull’onda di una serie di contestazioni sui social (soprattutto negli ambienti più conservatori): “Negli anni ’30 il Senatore Giovanni Agnelli, fondatore della #Fiat, era solito dire che “la Fiat è governativa per definizione”. Nel XXI secolo la #Nike evidentemente ha una visione diversa visto l’accordo come testimonial con Colin #Kaepernick, l’ex quarterback afroamericano dei San Francisco 49ers diventato l’anti #Trump da quando, ormai due stagioni fa, decise di inginocchiarsi in campo mentre veniva intonato l’ #inno nazionale per protesta contro le violenze razziali. Un’iniziativa che non poteva passare inosservata e che ha immediatamente scatenato reazioni fragorose. In ambienti conservatori tanti hanno postato in Rete video e foto nei quali danno alle fiamme maglie, cappelli e scarpe griffate Nike, lanciando di fatto un boicottaggio che ha appesantito il titolo anche a Wall Street”.
Per la cronaca il quarterback afroamericano è legato a Nike dal 2011 e il suo volto è stato scelto per celebrare i 30 anni del famoso claim “Just Do It”. Il claim del soggetto pubblicitario è fortemente evocativo: “Credi in qualcosa, anche se ciò significa sacrificare ogni cosa”.
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