Kim Jong Un vuole attaccare gli USA: il bluff atomico del dittatore della Corea del Nord

L’agenzia di Stato nordcoreana KCNA a sera inoltrata aveva minacciato gli Stati Uniti con un attacco nucleare nel suo suolo: “Il momento dell’esplosione si avvicina veloce”, poco prima gli Usa avevano dispiegato a Guam (Sud Corea) il sistema missilistico avanzato. 


Già la scorsa settimana, il dittatore della Corea del Nord Kim Jong Un aveva ordinato alle sue unità missilistiche di preparare attacchi contro gli stessi Stati Uniti come rappresaglia durante un esercizio annuale che coinvolge le forze americane e sudcoreane.

In giornata Pyongyang aveva annunciato la chiusura del distretto industriale di Kaesong. Nel frattempo dalla Corea del Nord aveva rafforzato il posto di blocco al passaggio di frontiera, arrestato dei lavoratori della Corea del Sud e fermato le forniture di raggiungere il parco industriale di Kaesong, dove si producono tessuti e l’elettronica. L’Associated Press ha riferito che i lavoratori della Corea del Sud sono stati nuovamente allontanati dalle fabbriche Kaesong nella mattinata di Giovedi.

Il parco industriale di Kaesong è il sottile filo di prova del fatto che i due paesi possano ancora fare affari. Ora, dopo “la provocazione del giorno”, questo ultimo punto di contatto tra i due paesi è stata interrotto. L’atteggiamento bellicoso della Corea del Nord, ha costretto  il segretario alla Difesa statunitense, Chuck Hagel, a dire che la minaccia non può essere ignorata:

“Ci vuole poco a sbagliare una volta e io non voglio essere il segretario della difesa che ha sbagliato una volta. Quindi continueremo a prendere sul serio queste minacce”.

Il Segretario alla Difesa Chuck Hagel si trovava a rispondere alle domande alla National Defense University di Fort McNair a Washington, mentre il dittatore nordcoreano minacciava il suo paese.

Il pericolo vero non è per gli Stati Uniti, come goffamente detto dai nordcoreani, ma per la Corea del Sud che è a un passo dal paese che minaccia il mondo.

Non ci sono ancora movimenti di truppe per indicare che la Corea del Nord stia per attaccare gli Stati Uniti o la Corea del sud. Ma con tutta questa dura retorica, si teme un incidente minore, come uno scontro a fuoco sulle acque di pesca, che entrambe le nazioni reclamano, che potrebbe rapidamente andare fuori controllo.


Più parole minacciose che azioni ieri sera dalla Corea del Nord.


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Marcel Vulpis

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