Klopp il perdente seriale. Persa anche la finale di Europa league con il Sevilla
(di Massimiliano Morelli)* – E’ meglio vincere una sola volta nella vita o arrivare tante volte secondo? E’ un po’ come quell’arcinoto motto mussoliniano del meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora, non c’è differenza, e non se ne abbiamo a male quelli che “la buttano in caciara” col politichese ogni volta che si parla del passato che fu.
La domanda, in ogni caso, se la starà ponendo anche l’arguto Jurgen Klopp, “inventore” del calcio spettacolo a Dortmund e oggi allenatore (sconfitto) del Liverpool, per certi versi inspiegabilmente battuto nella finale d’Europa league dal Siviglia, al terzo successo di fila nella manifestazione. Siamo schietti, Klopp è un ottimo allenatore, ironico quanto basta, signore come pochi, purtroppo per lui un perdente di lusso, che a Basilea ha fallito la sua seconda finale europea dopo aver perso quella del 2013, quando arrivò a Wembley, ultimo atto di Champions league, con la sua prima “creatura”, il Borussia Dortmund, messa alle corde dal Bayern Monaco. Ma se sullo “schiaffo” di tre anni fa il quarantanovenne tecnico di Stoccarda non poté recriminare, considerato il valore degli antagonisti, stavolta può per lo meno accampar scuse per una direzione di gara molto al di sotto della sufficienza. Pure se lui, a onor del vero, s’è comportato da galantuomo svicolando il pianto e la lamentela, italica abitudine che non lo aggredirà fino a quando qualcuno lo chiamerà per allenare una squadra sotto le Alpi, per dirla alla Carrà una squadra “da Trieste in giù”. Klopp ha perso sei finali, se non è record poco ci manca. Quattro alla guida dei panzer di Dortmund e due da mister dei Reds.
Fu sconfitto la prima volta dal Bayern Monaco nella finale di Coppa di Germania nel 2014 e l’ultima, prima di Basilea, a inizio 2016 dal Manchester City ai rigori nella Capital One, anche se a onor del vero ha pure conquistato un paio di DFB-Pokal e di Supercoppe teutoniche. Portaombrelli, affermerebbe qualcuno alle nostre latitudini.
Vabbé, sarà per la prossima volta signor Jurgen. Ah, ultima appendice, che scavalca le statistiche delle finali perse ci sta tutte. Forse a Siviglia non hanno davvero a cuore le sorti dell’occhialuto panzer. Furono sempre loro, i sivigliani, a estrometterlo al primo affaccio europeo. Klopp allenava il Mainz, e nella stagione 2005/2006 la sua squadra fu battuta ai playoff proprio da chi, al St. Jakob-Park , gli ha consegnato chiavi in mano l’ultimo dispiacere d’una carriera comunque inarrivabile per molti.
- giornalista e scrittore sportivo
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