KPMG Football Benchmark: pubblicato il “The European Champions Report 2021”
(di Alessandro Presta) – È stato oggi pubblicato (11 gennaio 2021) il “The European Champions Report 2021” di KPMG Football Benchmark (struttura di analisi del business calcio). Si tratta della 5a edizione del rapporto economico, che analizza i ricavi dei vincitori (stagione 2019/2020) dei sei più importanti campionati europei. In particolare, esso mette in evidenza gli indicatori di performance finanziaria dei campioni di Italia, Inghilterra, Germania, Spagna, Francia e Portogallo.
Gli impatti economici della pandemia Covid-19, infatti, hanno inciso anche su questi indicatori. Tutte e sei le squadre analizzate (Juventus, Liverpool, Bayern Monaco, Real Madrid, PSG e Porto) hanno subito una diminuzione dei loro ricavi operativi. Juventus, Paris Saint-Germain e Porto hanno segnalato un calo a due cifre rispetto all’anno precedente; mentre Bayern Monaco, Liverpool e Real Madrid hanno registrato diminuzioni più modeste, principalmente per la loro capacità di aumentare i ricavi commerciali. I campioni di Germania e Spagna sono stati delle rare eccezioni nell’intero settore del calcio, in quanto sono riusciti ad avere utili netti. Gli altri club vincitori, invece, hanno rilevato perdite significative per l’anno finanziario, che si è concluso tra maggio e giugno 2020.
Sul Report è possibile trovare le parole di Andrea Sartori (Global Head of Sports di KPMG e coordinatore del report): “Mentre le recenti stagioni pre COVID-19 hanno dimostrato una crescita costante e stabile per quasi tutti i campioni dei campionati più importanti d’Europa, la passata stagione è stata angosciante per tutti, anche se in misura diversa. La crisi del coronavirus ha messo in dubbio la sostenibilità finanziaria dell’ecosistema calcistico nel suo complesso e ne ha ulteriormente esposto la fragilità. Anche prima della pandemia, gli stipendi gonfiati dei giocatori, insieme alle crescenti commissioni di trasferimento e di agente, hanno messo a dura prova le finanze dei club. La crisi ha amplificato questi difetti nell’attuale modello di business. I club di calcio hanno dovuto improvvisamente affrontare problemi di liquidità con tutti i loro flussi di reddito influenzati dall’assenza di ricevute di gate, oltre alla rinegoziazione, sospensione o annullamento dei pagamenti da media e accordi commerciali”.
Bisogna però guardare anche l’altro lato della medaglia. In genere, una crisi offre delle opportunità per capire gli errori passati e guidare l’evoluzione del settore. Il periodo “nero” dovuto al coronavirus ha obbligato le società calcistiche a rivedere i propri piani. Oggi, questa nuova realtà costringe i club a dotarsi di flessibilità, saggezza, responsabilità e cooperazione a tutti i livelli. La direzione che si sta prendendo è sicuramente quella giusta, in cui gli organi di governo del calcio, le associazioni e le squadre discutono assieme le riforme riguardanti il calendario delle competizioni, le misure di controllo dell’economia e la governance delle competizioni nazionali ed europee.
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