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La Champions league attrae 39 aziende sponsor. Budget in sponsorizzazioni oltre 600 mln
(di Marcel Vulpis*) – Champions sempre più globale e attrattiva per le aziende sponsor. Quello partito, nei giorni scorsi, è il format più ricco (oltre 600 milioni di euro in jersey-sponsorship) e seguito dai tifosi del Vecchio continente. E’ per questa ragione, che, nell’edizione in corso, 29 aziende commerciali, in rappresentanza di 16 diversi settori merceologici, hanno abbinato la propria immagine a quella dei club (39 realtà considerando anche i dieci sponsor tecnici).
Il primo posto spetta al comparto del trasporto (aereo e ferroviario), con sei posizioni coperte da Fly Emirates (sponsorizza le maglie di Arsenal, PSG e Benfica per un budget di 100 milioni), Qatar airways (da quest’anno legata, per 13 milioni di euro, alla Roma), Etihad airways (Manchester City) e, infine, RZD (ferrovie di Stato della Russia) a supporto del Lokomotiv Mosca.
L’automotive/veicoli industriali ha intercettato quattro realtà: Jeep (Juventus), Chevrolet (Manchester United), Hyundai (Olympique Lyonnais) e Doosan (Viktoria Plzen). Sempre sul podio tre diverse macro categorie con tre club a testa: finanza/assicurazioni (Atletico Madrid con Trade Plus 500, Tottenham con AIA e Liverpool con Standard Chartered); telecomunicazioni/tv (Bayern Monaco con Deutsche Telekom, Altice con Porto e Valencia con Blu); energia (Borussia Dortmund con Evonik, CSKA Mosca con Rosseti e Psv Eindhoven con Energie Direct.nl).
Internet e idrocarburi sono ben rappresentati nella Champions 2019: le aziende della Rete sono visibili sulla maglia di Barcellona e Ajax (rispettivamente l’azienda nipponica Rakuten e l’operatore via cavo olandese Ziggo), mentre il petrolio vede Gazprom, nel ruolo di monopolista, a sostegno dello Schalke04 e della Stella Rossa.
Una presenza che non passerà inosservata, perchè il colosso statale russo è, da alcuni anni, anche tra i main sponsor del format Uefa, insieme a Nissan, Sony/Ps4, Lay’s, Santander (ha sostituito il gruppo Unicredit), Mastercard, Heineken e infine Hotels.com, da quest’anno al debutto nel ruolo di partner.
I restanti nove settori commerciali sono rappresentati soltanto da un club a testa. Presente anche il betting con la realtà greca Stoiximan, specializzata in live score e casinò on line, partner principale dell’Aek Atene.
Tra le curiosità dell’edizione 2018 vi è la composizione del gruppo “H”, dove sono inseriti Manchester United, Juventus, Young Boys (per la prima volta in Champions league) e Valencia. Secondo gli addetti ai lavori, la presenza di Cristiano Ronaldo (Juventus) e dei Red Devils, farà di questo girone quello con la maggiore proiezione in termini di vendite da merchandising, sia in occasione delle partite, sia attraverso l’e-commerce sui rispettivi siti ufficiali.
Il duello “infinito” Nike-Adidas
Ancora una volta è sfida Nike-Adidas, forti di 20 abbinamenti sponsorizzativi (11 solo a firma della realtà americana). In totale, sono dieci i brand tecnici presenti in questa rassegna. Puma, Umbro, New Balance e l’italiana Macron sono legati a due team a testa; a seguire (solo con uno) Under Armour, Kappa (BasicNet), Lotto Sport Italia e l’americana Capelli Sport.
Nike e Adidas dominano in tre gruppi (la casa dell’Oregon all’interno di A, B e F; quella tedesca invece controlla E, G e H). I gruppi C e D infine sono più omogenei, ovvero senza un marchio dominante su altri.
Significativa la presenza dei branf tricolori di abbigliamento: i tedeschi dell’Hoffenheim (gruppo “F”) si sono affidati ai veneti di Lotto (LSI), i belgi del Bruges (gruppo “A”) e i serbi della Stella Rossa (gruppo “C”) a Macron e il Napoli (gruppo “C”) a Kappa. (fonte: Tuttosport)
* direttore agenzia Sporteconomy.it
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