La Catalogna dice di “sì” all’indipendenza: addio Clasico?
(di Andrea Ranaldo) – Mentre il popolo catalano si recava alle urne, non senza forti tensioni con la polizia (la Guardia Civil inviata dal governo centrale), il Barcellona è sceso in campo senza il supporto dei propri tifosi e ha superato il Las Palmas con un secco 3-0.
Inevitabile, per i giornali di tutto il mondo, aprire oggi la loro edizione con il risultato del referendum: hanno partecipato 2,2 milioni di elettori, e il “sì” ha trionfato con oltre il 90% dei voti. Ma qual è il valore di questa consultazione? È ancora presto per dirlo: se da una parte vi sono le dichiarazioni del Premier spagnolo Mariano Rajoy, che considera illegale il referendum, dall’altra non si può negare che quello di ieri potrebbe essere il primo passo ufficiale, forse decisivo, per arrivare all’indipendenza della Catalogna.
Senza entrare nel merito politico della questione, gli sportivi di tutto il mondo si interrogano circa il futuro (sportivo) del Barcellona, club-bandiera della regione.
Ad oggi, i possibili scenari sono tre.
SCENARIO 1: BARCELLONA ISCRITTO AL CAMPIONATO CATALANO
Si tratta della soluzione più logica: la Catalogna, in quanto Stato, vedrebbe i propri tornei locali trasformati in campionato nazionale. Il presidente della Liga, Javier Tebas, nel 2014 fu molto chiaro: “Le nostre regole riconoscono una sola disposizione in cui si dice che c’è un solo Stato non spagnolo che può giocare la Liga o competizioni ufficiali spagnole, e si tratta dell’Andorra”. Sarebbe, ovviamente, un autogol: in primis per il Barcellona, che si ritroverebbe relegato in un campionato minore privo di appeal, ma anche per la stessa Liga spagnola, i cui diritti TV sarebbero necessariamente rinegoziati al ribasso. Per intenderci, Barça e Real valgono da soli 300 milioni: è davvero possibile rinunciare, così a cuor leggero, a “El Clásico”?
SCENARIO 2: BARCELLONA RESTA IN LIGA
Probabilmente no: ecco perché il Barcellona potrebbe restare nella Liga spagnola. Lo stesso Javier Tebas, che ha recentemente rincarato la dose sottolineando come con un procedimento di indipendenza unilaterale sarebbe difficile trovare un accordo, si auspica che venga trovata una soluzione. Del resto, sarebbe davvero difficile dire addio a un club così prestigioso: il Barça ha partecipato a tutte e 87 le edizioni della Liga, ottenendo 71 trofei tra campionati e coppe. Meglio anche del Real Madrid, fermo a 64: un record a cui Tebas (presidente della LFP) non vorrebbe rinunciare.
SCENARIO 3: BARCELLONA OSPITATO IN UN CAMPIONATO ESTERO
È stato Geard Figueras, Ministro dello sport della regione catalana, ad aprire le porte a una clamorosa svolta: “In questo momento in Spagna ci sono squadre provenienti da altri Paesi che partecipano a campionati nazionali, come i club di Andorra nel calcio e nel basket. Il Monaco gioca in Francia, mentre in Inghilterra alcune formazioni gallesi militano in Premier League: non penso che la UEFA avrebbe qualcosa in contrario nel vedere altre formazioni in Leghe che non facciano parte del loro Paese”.
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