La classifica dei marchi di pallanuoto più social
Per capirne di più, abbiamo coinvolto un personaggio che, su questo fronte, è attiva in prima linea, Michela Vecchi, addetta stampa diRoma Pallanuoto: “Ritengo, prima di tutto, doverosa una precisazione. E’ vero, stiamo parlando di un campionato di serie A1, ma c’è da dire che purtroppo la pallanuoto femminile, come tutti gli altri sport femminili, vive una sorta di discriminazione, non dichiarata, ma evidente ed è un vero peccato soprattutto per le eccellenze tecniche e il palmares che vanta. L’anno scorso dirigevo l’ufficio stampa dell’AS Roma 2007maschile in A2 e non ti nego che l’eco mediatica era più prepotente.”
Ma andiamo con ordine. Delle 10 squadre del campionato, sono addirittura 3 quelle che non hanno un sito internet dedicato: tra queste Plebiscito Padova, che affoga la propria presenza su internet e, in particolare, su Facebook su una pagina dedicata alle numerose attività di tutto il centro sportivo; Despar Messina, che è risultata essere completamente irreperibile in rete; eMediterranea Imperia, proprio quella stessa squadra che un mese fa ha rappresentato l’Italia nella partita contro Kinef Kirishi, valida per i quarti di finale della Coppa Campioni, che ottiene solo 64 Like su Facebook in una pagina molto trascurata e senza altra presenza in rete.
Per cominciare ad assaporare messaggi simpatici e condivisibili bisogna andare fino a Bologna, dove la Rari Nantes, pur in modo amatoriale, incita le proprie ragazze su Facebook e invoglia il pubblico a tifare per loro grazie ai 610 amici raccolti con profilo utente.
Ben curata e seguita anche la pagina di NGM Firenze Pallanuoto che, nonostante sia una fan page interessante sotto il profilo della comunicazione, raccoglie solo 216 Like e un numero decisamente basso di viralità (2 persone).
Ma in quasi tutte le forme di comunicazione social in cui ci siamo imbattuti, non siamo riusciti a scorgere una linea editoriale e un’idea strategica di comunicazione.
“Credo che la scarsa attenzione dei media nei confronti della pallanuoto”, continua Michela“pregiudichi anche l’interesse degli sponsor, dando vita a budget limitati e relegando la comunicazione in quei costi da ridurre e affidare quasi al volontariato”.
E proprio sul tema del ‘volontariato’, proseguendo nella nostra particolare graduatoria, troviamoIGM Ortigia e Rari Nantes Bogliasco che, spinti dalle formazioni maschili, anch’esse militanti nella massima serie, hanno vita più facile e, pur dovendo condividere i propri fan con i ragazzi, hanno un buon seguito e un canale Youtube dedicato (le uniche insieme a Rari Nantes Bologna).
Ci è piaciuta la pagina della Rapallo Pallanuoto che, con i suoi quasi “600” amici, è in grado di comunicare l’idea del gruppo e il grande amore per questo sport, ma con una presenza suFacebook che ha il grosso difetto di essere gestita come profilo utente e non come pagina fan, con i limiti (e rischi) che questo comporta, ma con un livello di aggiornamento molto buono e una capacità di interazione alta.
Tra i vertici della speciale classifica di Spoome Week, premiamo il dinamismo e la curatissimapagina Facebook dell’Orizzonte Catania, unica squadra a sfruttare adeguatamente le immagini video-fotografiche delle sue ragazze, sempre al centro della comunicazione con le loro giocate e i loro gol. Pecca solo la mancata apertura di un canale Youtube, e l’esiguo numero di fan (solo 257 per la squadra che ha appena conquistato la Coppa Italia).
Abbiamo volutamente tenuto in fondo quello che consideriamo un esempio virtuoso di comunicazione social nel mondo della pallanuoto femminile: parliamo di Roma Pallanuoto che, con i suoi 600 like e l’unica vera presenza attiva sulla piattaforma Twitter, risulta essere la squadra che più è riuscita a creare uno spazio virtuale di condivisione delle notizie con un’ottima integrazione con il curatissimo sito internet.
“Oggi siamo nell’era tecnologica e diventa quindi importante stare al passo con i tempi”, conclude Michela Vecchi di Roma Pallanuoto. “Inoltre la pallanuoto è sicuramente uno sport conosciuto ma poco seguito, quindi i social network sono vitali per coinvolgere un maggior numero di persone, soprattutto ragazzi. Grazie al nostro modo di comunicare, molti siti e molte agenzie si sono avvicinati alla Roma Pallanuoto chiedendoci spesso comunicati e notizie. Abbiamo cercato di rendere il sito più attivo anche con iniziative simpatiche, come una rubrica settimanale per conoscere le atlete e lo staff tecnico. Insomma, sono assolutamente soddisfatta del lavoro fatto fino ad oggi ed anche il vostro interesse me lo dimostra”.
Stilando la classifica social della pallanuoto maschile siamo rimasti piuttosto delusi dal basso livello che abbiamo riscontrato nella capacità di comunicazione delle squadre di Serie A1. Ma quando ci siamo imbattuti nelle properties social delle squadre di pallanuoto femminile che militano nella massima serie, ci è venuto più volte il dubbio se la squadra analizzata fosse proprio quella di Serie A1. L’indagine in esame è stata pubblicata su Hub.Spoome.com (a firma di Alberto Bordini).
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