LA FAVOLA DI CHARLY: DA PICCOLO MARCHIO LOCALE A JERSEY SPONSOR NEL CAMPIONATO MESSICANO
(di Sejon Veshaj) – La Liga MX, massima serie del campionato messicano di calcio, si conferma come una delle serie professionistiche più seguite oltreoceano, con introiti economici in continuo aumento.
Investimenti mirati e ottimi risultati a livello sportivo, hanno favorito l’arrivo nel campionato Tricolor di grandi campioni prossimi all’addio al calcio giocato, come Ronaldinho, tesserato dalla squadra del Queretaro nel 2014, ma anche di talenti nel pieno della loro carriera come il bomber del Monterrey, Rogelio Funes Mori, ex River Plate e Benfica, e soprattutto l’ex capocannoniere della Ligue 1, André Pierre-Gignac, argento a Euro 2016, acquistato nel giugno 2015 dal Tigres UANL, contribuendo alla conquista di quattro campionati messicani.
Sul piano del merchandising e delle sponsorizzazioni tecniche, negli ultimi anni, diverse multinazionali si sono contese a suon di milioni di dollari, la possibilità di vestire i club della Primera División.
Dopo aver concluso nel 2006 la storica partnership con la nazionale messicana (passata poi ad Adidas), l’americana Nike ha riversato le sue attenzioni sulla Liga MX, firmando le maglie delle squadre più importanti del campionato per i successivi anni. Ma dopo il torneo di Apertura del 2012, il marchio dello swoosh ha dovuto fare i conti con una concorrenza sempre più agguerrita, tra storiche rivali e giovani aziende emergenti, finendo per fornire i propri materiali a solo 2 club nell’ultimo campionato: il Club America e il Pumas UNAM.
Sembrerebbe logico pensare che a detronizzare il produttore americano sia stato uno dei suoi tradizionali concorrenti come Adidas, Puma o Under Armour. In realtà, a fare la voce grossa nel calcio messicano è una azienda sportiva locale, Charly, con sede a León, piccola cittadina a cinque ore dalla capitale di Città del Messico.
Fondata nel 1949, Charly, nei suoi primi sessantaquattro anni di storia non ha mai sponsorizzato alcun club nel panorama calcistico messicano.
A far scoccare la scintilla per il piccolo marchio sportivo, nel 2010, l’accordo con un’altra azienda calzaturiera, l’americana Skechers, che ne ha facilitato il passaggio da marchio locale a brand internazionale.
Un’imposta per i manufatti provenienti dalla Cina aveva reso non redditizio per Skechers vendere i propri articoli in Messico, portando alla decisione della società statunitense di ritirare interamente i suoi prodotti dal Paese. La soluzione perfetta individuata da Skechers per tornare con forza sul mercato è stata quella di individuare un partner di produzione a livello locale. La scelta è caduta alla fine su Charly, con la firma di un accordo esclusivo nel 2010.
L’accordo ha fatto registrare impennate di vendita per Charly, con fatturati milionari e la possibilità di lanciare un proprio marchio calcistico, Charly Futbol, nel 2014. Atlético San Luis e Dorados de Sinaloa, due squadre della Liga MX de Ascenso (equivalente alla nostra Serie B), sono stati i primi club a sfoggiare il nuovo marchio sulle loro divise, mentre alcune stelle della Primera División, come Mauro Boselli e Rubens Sambueza, hanno firmato ricchi contratti di sponsorizzazione personale.
Particolare menzione per i Dorados de Sinaloa, club allenato per due stagioni dal “Pibe de Oro” (nella foto le tre maglie dei Dorados studiate dal brand Charly), Diego Armando Maradona, che riuscì a risollevare la squadra dai bassifondi della seconda divisione messicana e a portarla a due incredibili finali playoff, entrambe perse per mano dell’Atlético San Luis. La cavalcata dell’ex leggenda del Napoli è stata documentata da Netflix, che ha recentemente lanciato il docu-film sulla sua esperienza messicana, “Maradona in Messico”.
Dal 2015 Charly entrò con decisione in Primera División, firmando accordi con il Club Puebla e il Veracruz. Il 2015 risultò come l’anno decisivo per il marchio messicano, per via di un’altra sponsorizzazione, questa volta “virtuale”. Nella sitcom di successo targata Netflix, “Club de Cuervos”, viene raccontata la storia di una squadra immaginaria, il Cuervos FC, e della lotta tra due fratelli per la Presidenza del club dopo la morte del padre. La squadra nella serie viene sponsorizzata da Charly, che in pochi mesi si trova costretta per la grande richiesta a fabbricare realmente le divise di gioco, con la maglia che diverrà tra la più vendute in tutto il Centro America.
Da lì l’incessante escalation del marchio, ad oggi jersey-sponsor ufficiale di ben nove squadre delle prime due divisioni messicane: Club Tijuana, Veracruz (escluso dal prossimo torneo di Clausura), Tampico Madero Fútbol Club, Club Necaxa, Querétaro Fútbol Club, Dorados de Sinaloa, Club Santos Laguna, Club de Fútbol Pachuca, Monarcas Morelias e la squadra di “casa”, il Club León (Leon in Messico è il quartier generale di Charly).
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