La FIPE del Presidente Urso cresce sull’onda delle medaglie olimpiche. Riflettori già accesi su Parigi2024
Il movimento della pesistica italiana sta confermando, mese dopo mese, la crescita di interesse da parte dei broadcaster e del grande pubblico, sull’onda delle medaglie olimpiche (3) conquistate a Tokyo nell’ultima rassegna a cinque cerchi.
La FIPE “governa” un movimento composto da più di 1.100 società e 70 mila atleti (di cui ben 30mila “agonisti”). A questi si aggiungono 10mila tecnici qualificati. Uno sport per tutti, oltre che per tutti gli sport, ovvero per imparare a usare il bilanciere anche in altre discipline (a partire dal calcio, per gli allenamenti degli atleti, così come anche nello sci o, ancora, nel bob).
“Siamo al lavoro per portare a Parigi, prossima edizione estiva dei Giochi olimpici, i nostri migliori atleti (in ambito maschile e femminile, nda). L’auspicio è arrivare a creare un team olimpico composto da 8 unità (distribuito in modo paritario). Un risultato storico, per certi versi, visto ciò che è successo in Giappone, dove alcuni regolamenti e norme della Federazione internazionale non ci hanno sicuramente agevolato nel lavoro di programmazione. Più in generale la nostra strategia ruota attorno a 3 direttrici: il potenziamento del settore/progetto tecnico, l’adozione di attività finalizzate a dare continuità e confronto su determinati standard (sempre più elevati) e la capitalizzazione dell’immagine che l’ultimo evento olimpico ci ha dato (tre le medaglie conquistate: 2 bronzi e 1 argento*). Al tempo stesso investiremo sulla comunicazione e sul marketing.”, ha spiegato in esclusiva a Sporteconomy Antonio Urso, Presidente della Federazione Italiana Pesistica (FIPE) – nella foto in primo piano.
La crescita del prodotto FIPE passa chiaramente anche per ciò che è avvenuto a Tokyo, dove CIO (Comitato Internazionale Olimpico) e broadcaster tv hanno fornito un’immagine sicuramente moderna della pesistica. Lo sviluppo della Federazione guidata da Urso ha trovato conferma nei risultati ottenuti in occasione degli ultimi Europei di specialità (in totale 10 mediaglie, di cui 6 ori), oltre che a livello giovanile.
“Stiamo assistendo ad una crescita straordinaria, soprattutto a livello giovanile”, ha commentato Francesco Bonincontro, Segretario Generale FIPE (nella foto sotto). “Siamo attualmente leader in ambito continentale e tra le prime 5 se allarghiamo il confronto su scala mondiale. Questi risultati sono strettamente collegati ad una serie di progetti come “FIPE Factory”, ideato per reclutare nuovi potenziali atleti. Forte l’attenzione anche al mondo scuola anche se è giusto sottolineare come molti risultati sono possibili grazie alla presenza e all’impegno di dirigenti “illuminati£. Alcune aree come il Salento (Puglia), Veneto e Friuli sono particolarmente interessate a questa spettacolare disciplina olimpica”.
“E’ chiaro che l’attenzione di tutta la dirigenza federale è sul progetto Parigi2024 (in programma dal 26 luglio all’11 agosto).Tutta la squadra senior può ambire al sogno della qualificazione olimpica, oltre che di poter competere per il podio. Il gruppo d’élite è composto da 12 giovani campioni. L’obiettivo ideale è portarne 8 (4 uomini+4 donne, nda) in Francia. La concorrenza è sempre più forte, ma abbiamo un gruppo coeso che lavora e vive quotidianamente insieme al CPO dell’Acqua Acetosa. Sotto il profilo dello status sono dilettanti, ma professionisti per mentalità, aspirazioni e qualità degli allenamenti…Il numero di atleti (professionisti e dilettanti) sta crescendo in Italia, perchè il concetto base della pesistica piace a tutti: ovvero sfidarsi in ogni esercizio e in ogni evento agonistico. E’ la migliore forma di confronto con l’altro, sempre nel rispetto del Fair Play e dei valori degli sport olimpici.” – ha sottolineato il Presidente Urso.
Particolare attenzione anche all’area del marketing e della comunicazione. “Il focus futuro sarà su tutti i nostri atleti; racconteremo le loro storie personali, i sogni, gli stili di vita, le passioni personali, ma anche le tecniche di allenamento, così come si alimentano. Un racconto costante, continuo da qui fino a Parigi”, continua il Segretario Generale Francesco Bonincontro. “Studieremo assieme a loro un percorso integrato per farli diventare testimonial di se stessi, della FIPE, così come di questo sport. Oltre a ciò andremo a progettare e creare una serie di eventi, sull’intero territorio nazionale, e a stringere partnership media per crescere in termini di notorietà e visibilità (soprattutto nel confronto con il passato)”.
Ma la FIPE guarda avanti, con particolare attenzione a tutte quelle che possono essere considerate le nuove tendenze. “Siamo favorevoli a tutto ciò che sviluppa la “cultura” del bilanciere dell’allenamento, così come ai nuovi trend” spiega Urso. Parliamo soprattutto del “CrossFit”, che, pur essendo molto popolare e di forte impatto tv, talvolta si muove all’interno di format con regole disomogenee e in evoluzione…Noi abbiamo creato il progetto Stenathlon, con regole e arbitraggi uguali per tutti gli atleti e una forte attenzione ai controlli doping. Il nostro perimetro d’azione ci consente di muoverci all’interno di uno sport finalmente regolamentato (attualmente in Italia si contano più di 2mila atleti, nda).”
Uno dei punti di forza della FIPE e del suo presidente è la lotta, senza se e senza ma, al fenomeno “doloso” del doping.
“Dal 2005, cioè da quando è partito il primo dei miei tre mandati, questa attenzione è stata fortissima e non abbiamo più registrato casi. Ma la lotta al doping è proseguita, senza sosta, anche a livello internazionale, dove, invece, sono stati registrati molti casi (talvolta anche non portati alla luce come si sarebbe dovuto fare)” ha concluso Urso (FIPE). “La tv tedesca ARD tempo fa ha scoperchiato il vaso di Pandora presente nel settore e questo ha determinato un effetto tsunami a livello di vertici mondiali. Per questa ragione mi presento, proprio nel week-end in corso, all’assemblea elettiva IWF (International Weightlifting Federation) sia per la carica di Presidente che di quella di Segretario Generale (l’assemblea IWF è in programma a Tirana in Albania). La lotta al doping infatti è uno dei punti di forza del mio programma elettorale”.
Atleti medagliati Tokyo 2020*
Nino Pizzolato – categoria 81 kg – bronzo
Mirko Zanni – categoria 67 kg – bronzo
Giorgia Bordignon – categoria 64 kg – argento
Atleti in prospettiva Parigi 2024:
Nino Pizzolato – categoria 89 kg
Mirko Zanni – categoria 73 kg
Sergio Massidda – categoria 61 kg
Davide Ruiu – categoria 67 kg
Oscar Reyes – categoria 81 kg
Cristiano Ficco – categoria 89 kg
Giulia Imperio – categoria 49 kg
Giulia Miserendino – categoria 64 kg
Lucrezia Magistris – categoria 59 kg
Alessia Durante – categoria 59 kg
Nino Pizzolato
Campione Europeo categoria 89 kg
175 di strappo (oro), 217 di slancio (oro) e 392 di totale (oro)
Slancio e totale sono i nuovi Record del Mondo
Pizzolato ha vinto anche il titolo di miglior atleta dell’Europeo
Giulia Imperio
Campionessa Europea categoria 49 kg
79 kg di strappo (argento), 92 kg di slancio (oro), 171 kg di totale (oro)
Lucrezia Magistris
Vice Campionessa Europea categoria 59 kg
98 kg di strappo (oro), 114 kg di slancio (bronzo), 212 kg di totale (argento)
Cristiano Ficco
Categoria 89 kg
206 kg di slancio (bronzo)
Totale: 10 medaglie (6 ori – 2 argenti – 2 bronzi)
fonte: FIPE
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