La FIPSAS dice no all’ipotesi di una licenza “onerosa”
La Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (FIPSAS) si schiera con forza contro l’introduzione di una tassa: “Non vogliamo pagare di tasca nostra un fondo per la pesca professionale”.
Forte ed inappellabile è il “no” che la FIPSAS oppone al testo unificato “Interventi per il settore ittico”, che istituisce un fondo da destinare in gran parte alla pesca professionale e che introduce una licenza onerosa per la pesca sportiva e ricreativa che serve a costituire e alimentare il fondo in questione.
In altre parole, i pescatori sportivi dovrebbero sostenere con i propri soldi la pesca professionale. Lo recitano l’art. 3 e l’art. 22 del testo unificato. La FIPSAS, ritenute tutte queste azioni delle vere prevaricazioni, contraria assolutamente all’introduzione di una tassa, ha presentato, direttamente e tramite alcuni parlamentari, degli emendamenti che non sono dei correttivi a tale proposta di legge, ma che chiedono a gran voce di eliminare completamente tutti i riferimenti alla pesca sportiva e ricreativa dal testo della proposta.
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