La Liga continua a espandersi e punta all’India
(di Sebastiano Cutrona) – Prosegue il piano di espansione del campionato spagnolo, nel tentativo di accorciare il gap commerciale che si è creato, negli ultimi anni, con la Premier League, il principal competitor del campionato iberico.
Javier Tebas, presidente della Federazione spagnola, ha recentemente viaggiato verso l’India, allo scopo di raggiungere l’obiettivo di penetrare anche quel mercato, proprio nella stagione in cui si ipotizza con forza la possibilità che una partita della Liga possa essere giocata su suolo statunitense, tra i malumori di tifosi e abbonati. In realtà il progetto di espansione a Oriente è già partito da un po’, considerando che la scorsa estate fu firmato un accordo con Facebook che consentiva di trasmettere gratuitamente La Liga non solo in India, ma anche in altre otto aree dell’Asia Meridionale, Bangladesh e la stessa India su tutte.
Il calcio in India sta vivendo un’importante fase di espansione: storicamente soppiantato dal cricket, prnicipale sport nazionale (forte anche la presenza dell’hockey su prato – nella foto in primo piano), ha visto nascere una Super League solo quattro anni fa; un campionato con sole otto squadre che ha goduto di un ottimo introito commerciale oltre al prestigio portato da diverse stelle del calcio internazionale, tra i quali i nostri Del Piero, Materazzi, Nesta e Zambrotta. Questo progetto ha visto incrementare il mercato dei diritti nazionali del 30%, e del 20% quelli dei diritti internazionali. Ed è proprio per questo motivo che La Liga guarda all’India: perché viene considerata una meta perfetta per recuperare in un triennio i 350 milioni che separano il campionato spagnolo dalla Premier, stando alle parole dello stesso Tebas.
Alla spedizione, oltre al già citato Tebas, hanno partecipato anche dei rappresentanti dei club della Liga (eccezion fatta per Real Madrid e Athletic Bilbao) e Jaume Roures, presidente di Mediapro.
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