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La partecipazione alla Champions League del Bologna calcio. L’impatto delle ricadute economiche.

(di Alfredo Mastropasqua) – La qualificazione alla fase a gironi della UEFA Champions League rappresenta una svolta economica per qualsiasi club, compreso il Bologna FC (nella foto in primo piano l’immagine della nuova terza maglia). Solo l’accesso alla fase a gironi garantisce un contributo fisso di 18,6 milioni di euro. A questo importo si aggiungono ulteriori premi basati sulle prestazioni: ogni vittoria vale 2,1 milioni di euro, mentre per un pareggio sono garantiti 900mila euro. Nel proseguo della competizione europea (la più importante a livello continentale), i premi destinati alle realtà calcistiche qualificate aumentano ulteriormente. Inoltre, ci sono i proventi derivanti dal market pool (diritti televisivi e commerciali) e dai risultati storici dei club, che, nel complesso, portano il valore di una qualificazione in Champions a circa 40 milioni di euro. Un importo fino ad oggi mai raggiunto nella storia della competizione.

Impatto economico indiretto della partecipazione alla Champions League

Oltre agli introiti diretti per il club, la partecipazione alla Champions League ha effetti economici che vanno oltre il campo di gioco e si estendono al tessuto economico e sociale della città di Bologna. La visibilità internazionale ottenuta grazie alla Champions si traduce in un incremento delle vendite di biglietti e abbonamenti. Per esempio, l’Atalanta, al suo esordio in Champions nel 2019, ha incassato tra 1,2 e 1,3 milioni di euro a partita di biglietteria e registrato un incremento del 17% degli abbonamenti per il campionato e del 56% delle vendite di merchandising.

Le ricadute economiche sulla città di Bologna

Le gare casalinghe attraggono turisti e tifosi da altre città e paesi, generando un indotto significativo. Secondo uno studio di GoEuro, riportato dal portale ChainOn, una partita di Champions League può portare circa 3 milioni di euro in spese per trasporti, alloggio e ristorazione. Con un minimo di 4 partite casalinghe, Bologna potrebbe generare un indotto di 12 milioni di euro. Se la squadra si qualificasse ai turni successivi, come le semifinali, l’indotto stimato salirebbe a circa 6 milioni di euro per partita. L’effetto Champions si riflette anche su altre attività economiche della città, come bar, pub e ristoranti che accolgono i tifosi durante e dopo le partite. Aumenta la domanda di cibi e bevande, e si registra un incremento dei posti di lavoro per i servizi legati agli eventi.

Infine, la partecipazione alla Champions League dona visibilità internazionale non solo al club, ma anche alla città stessa, rafforzando l’immagine di Bologna come destinazione turistica e culturale. La presenza della squadra nella competizione attira milioni di contatti in tutto il mondo, grazie anche alla “novità” del ritorno del Bologna alle competizioni europee dopo molti anni.

In sintesi, la partecipazione del Bologna FC alla Champions League ha il potenziale di generare una notevole ricaduta economica, con benefici che si estendono non solo alla squadra e ai suoi tifosi, ma all’intero contesto cittadino, dal commercio al turismo, dall’occupazione alla promozione internazionale di Bologna.

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