All newsAltri eventiAziendeCalcioCalcioCalcio.InternazionaleDiritti di immagineDiritti TelevisiviEconomia E Politicahome pageIstituzione e AttualitàPremier LeaguePrurito calcisticoPubblicitàPunto e a CapoSponsorshipSport Business
LA PIRATERIA COSTA AI CLUB DI PREMIER LEAGUE 1 MILIONE DI STERLINE A PARTITA
(di Marco Casalone) – Secondo un rapporto recentemente stilato dalla MUSO (agenzia attiva nel settore del digital marketing) in collaborazione con la società di valutazione delle sponsorizzazioni GumGum Sports, i club della English Premier League (il massimo campionato inglese) stanno perdendo per ogni match oltre 1 milione di sterline in sponsorizzazioni a causa della trasmissione pirata online delle immagini.
Commissionato da un club del massimo campionato d’Oltremanica rimasto anonimo, lo studio è basato sull’analisi di otto partite valide per la stagione 2018/19, che in media hanno attirato un pubblico illegale di 7,1 milioni di persone e raggiunto fino ad un massimo di 149 Paesi; si è inoltre scoperto come il maggior numero di spettatori illegali si trovi in Cina (con oltre un milione di fan connessi per ogni partita), con Vietnam, Kenya, India e Nigeria a completare le prime cinque posizioni di questa poco onorevole classifica, all’interno della quale gli Stati Uniti e il Regno Unito occupano rispettivamente il decimo e l’undicesimo posto.
La cifra di un milione di sterline a partita è stata calcolata considerando quante entrate avrebbe potuto generare un numero di spettatori pari alla somma del pubblico legale con quello illegale: sono stati analizzati in totale sette pubblicità poste in diverse zone dello stadio ed è stato osservato come le sponsorizzazioni con maggiori perdite fossero quelle posizionate a bordo campo con i pannelli LED e quelle di maglia dei rispettivi club.
Brian Kim, direttore generale di GumGum Sports, ha sottolineato come “Le società e gli sponsor non siano mai stati in grado di quantificare la perdita media dei ricavi a causa dello streaming non autorizzato, che nel corso degli anni ha raggiunto miliardi di dollari di valore”, mentre secondo il co-fondatore e amministratore delegato di MUSO Andy Chatterley “Il pubblico illegale è stato troppo a lungo ignorato, dal momento che non frutta alcun guadagno reale ai detentori e ai distributori di diritti, ma la realtà è che questa enorme fetta di spettatori vede gli stessi sponsor e la stessa pubblicità delle persone che guardano la partita attraverso un canale ufficiale”, aggiungendo che “I proprietari dei diritti sportivi si sono accorti solo recentemente di quanti soldi stiano perdendo a causa della pirateria e, anche grazie alla collaborazione con GumGum Sports, vogliamo aiutarli a cambiare questa situazione di mancato guadagno”.
La pirateria viene ormai vista come una considerevole minaccia per il calcio e l’industria sportiva in generale, soprattutto per quanto concerne le entrate derivanti dagli accordi sui diritti televisivi; le perdite della La Liga (il massimo campionato spagnolo) a causa dello streaming illegale, ad esempio, sono stimate in oltre 400 milioni di euro all’anno e la stessa Premier League, durante l’ultima sessione di vendita, ha visto diminuire il valore dei suoi diritti televisivi interni da parte delle emittenti, in risposta alla mancata adozione di misure atte a contrastare il fenomeno.
No Comment