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La Polonia investe le tasse sul gioco in Sport, Arte e Cultura

Un’idea, per certi versi “controcorrente”, arriva dalla lontana Polonia (nell’Europa dell’Est), dove lo Stato non sta “penalizzando”, come succede da almeno un anno in Italia, l’industria del gioco. Anzi ha scelto di destinare una parte delle tasse raccolte sul “gioco” per investire in terzo settore, sport e cultura. E’ una notizia che dovrebbe far aprire gli occhi ai nostri “governanti”, visto che da noi, invece, il prossimo 14 luglio ,tutte le sponsorizzazioni sportive, per esempio, andranno a scomparire. Un problema economico non da poco, soprattutto per i piccoli e medi club che “vivono” anche grazie a queste risorse pubblicitarie (per non parlare del mondo dei media, come tv e carta stampata).

Il Governo polacco ha destinato 9,5 mln delle tasse sulle attività di gioco d’azzardo legale e scommesse al finanziamento di organizzazioni non governative.

Piotr Gliński, vice primo ministro e ministro della Cultura polacco, ha dichiarato di recente che il 4% della tassa sul gioco, quasi 9,4 milioni di euro, è stato destinato, nell’ultimo anno e mezzo, alle organizzazioni non governative.

Una soluzione introdotta dal governo della Polonia per la prima volta, mentre in molti altri Paesi non viene in alcun modo applicato (come nel caso dell’Italia con l’attuale esecutivo pentaleghista).

Gliński ha sottolineato che, grazie a questa scelta governativa, sono stati creati fondi per promuovere la società civile, la cultura e, soprattutto, lo sport. (fonte: NonGiochiamo)

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