(di Giacomo Mozzo) – Secondo quanto riportato dal portale specializzato “SportsProMedia”, la Premier League sarebbe seriamente intenzionata a lanciare un proprio servizio di streaming per la trasmissione live delle partite. I vertici del calcio inglese sono infatti alla ricerca di nuovi modi per aumentare i ricavi da diritti televisivi, i quali nell’ultima asta sono stati venduti al ribasso rispetto al ciclo precedente. Sky, BT Sport e Amazon hanno pagato complessivamente circa 4,6 miliardi di sterline per assicurarsi i diritti di trasmissione per le stagioni dal 2019 al 2022, un dato in deciso calo se paragonato ai 5,1 miliardi del ciclo 2016-2019.

In proposito, l’ex presidente del Crystal Palace, Simon Jordan, ha dichiarato all’Evening Standard che la Premier League ha l’opportunità di sviluppare un servizio di streaming interno, diventando dunque un’emittente a sé stante e andando ad incassare cifre simili a quelle attuali. «Seguendo questa strada, la Premier League potrebbe diventare la “Netflix del calcio”, una piattaforma on demand che controlla il proprio prodotto. Se ci fossero 100 milioni di abbonati ad un’ipotetica “Premier League TV”, come succede con Netflix nel Regno Unito, all’accessibile prezzo di 8 sterline al mese, si andrebbero a ricavare poco meno di 10 miliardi di sterline all’anno».

Un’idea che andrebbe a ricalcare il modello della National Football League (NFL), che già detiene una propria piattaforma OTT. Anche la Uefa sembrerebbe prossima a lanciare lo stesso servizio nei prossimi sei mesi, stando a quanto dichiarato dal presidente Aleksander Ceferin la scorsa settimana (in occasione del 43° congresso ordinario tenutosi a Roma).