La Repsol minaccia l’addio alle corse di MotoGp
Non finisce la querelle MM e VR46. A scendere in campo questa volta è direttamente la Repsol con un comunicato ufficiale durissimo: “A Sepang, Rossi ha tenuto un comportamento inaccettabile e antisportivo contro Marquez, mettendolo in pericolo: senza valori come amicizia, agonismo e impegno dei piloti, non avrebbe senso partecipare allo sport come sponsor” una vera minaccia di addio al mondo delle corse. A nostro modo di vedere in questi casi non prevale il buon senso ma si sta facendo di tutto per gettare benzina su fuoco. Gli animi sono sempre più accesi e con questo atteggiamento si rischia di arrivare a Valencia tesi ed astiosi con un potenziale pericolo per il corretto e sicuro andamento dell’ultima prova del Motomondiale.
Il colosso petrolifero spagnolo si schiera totalmente con il suo pilota di punta e continua nel suo comunicato: ”Al settimo giro della gara l’Italiano – in un’azione assolutamente intenzionale – ha calciato in modo antisportivo il pilota Repsol Honda facendolo cadere in terra“. Tra le righe potremmo leggere quasi una critica alla leggera penalità inflitta al pesarese secondo loro. Il comunicato prosegue: “Anche se Marquez è fortunatamente uscito illeso dall’attacco, per Repsol il comportamento di Rossi è assolutamente inaccettabile perché ha messo in pericolo – in modo premeditato e antisportivo – la sicurezza del pilota del team Repsol Honda. La Repsol considera questo un atto antisportivo incompatibile con i valori dello sport e della competizione“.
Infine il comunicato conclude con: “Repsol è profondamente rattristata dell’esistenza di situazioni come quelle che si sono verificate a Sepang, in particolare in quanto la società si sente orgogliosa dei valori sportivi: amicizia, agonismo e l’impegno dei piloti. Senza questi valori, non avrebbe senso per Repsol partecipare allo sport come sponsor”
Noi di sporteconomy ci limitiamo a divulgare la notizia esprimendo molta tristezza nel vedere come organi superiori al coinvolgimento emotivo dei piloti continuano a gettare ombre, parole forti scagliandosi contro un solo pilota e affossando sempre di più l’immagine dello sport nel nome del solito potere vestito di verde. Andando oltre il “fattaccio” riteniamo che scendere in campo con una tale violenza e con una tale minaccia, non fa altro che trasmettere un unico messaggio assolutamente negativo a tutto il mondo sportivo. E come se non bastasse in tutto ciò l’immagine dello sport spagnolo ne esce evidentemente sconfitto nei toni e nelle azioni intraprese
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