La rinascita della Grecia dopo il rischio fallimento
(di Marcel Vulpis) – Dopo anni di austerity, sull’onda di una crisi che ha colpito l’intera popolazione, il Governo greco ha deciso di distribuire, in modo equo, l’intero surplus di bilancio dello Stato (pari a 2,5 miliardi di euro), tra le fasce più deboli della popolazione. Nel complesso la Grecia, sotto la guida del primo ministro Alexis Tsipras (nella foto in primo piano), sta riuscendo, gradualmente, a risolvere i problemi economici del Paese, puntando anche ad alzare (dopo stagioni di salari calmierati) gli stipendi “minimi “mensili del settore pubblico.
Le difficoltà economiche sono visibili anche nel sistema calcio professionistico, a caccia di risorse fresche e liquidità.
Nella stagione in corso, in Europa, il football ellenico è rappresentato da due club: l’Aek Atene e il Paok Salonicco.
I campioni di Grecia dell’Aek (a 24 anni di distanza dall’ultimo titolo) sono nel gruppo “E” di Champions league, insieme al Bayern Monaco (Ger), al Benfica (Por) e all’Ajax (Ola).
I gialloneri sono legati al binomio Stoiximan (live score betting)-Capelli sport (fornitore tecnico), mentre i bianconeri del Paok, inseriti nel girone “L” dell’Europa league, con Chelsea (Ingh), Bate Borisov (Bie) e Vidi (Ungh), sono sponsorizzati dall’italiana Macron (sponsor tecnico) e dal marchio Stoiximan. Il club è collegato a 13 aziende, tra cui Vodafone, Coca Cola zero, Maxxis tyres ed Astra (vettore aereo).
In Italia gli unici tesserati, con il passaporto greco, sono il difensore della Roma classe ’91, Kostas Manolas, con esperienze precedenti nell’Olympiakos e Aek Atene, quello del Cagliari, Charalampos Lykogiannis e il portiere del Napoli Orestis Karnezis.
Anche in questo caso, se la Grecia non dovesse riuscire ad uscire definitivamente dalla crisi, molti club potrebbero decidere di vendere i migliori talenti, pronti a partire per i cinque campionati top europei (Premier league, La Liga, Bundesliga, Ligue1 e appunto la serie A).
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