La sede della FIGC cambia look e “racconta” la sua storia
La sede della FIGC cambia look. La nuova immagine, moderna e tradizionale al tempo stesso, è focalizzata a rappresentare i momenti più importanti che hanno fatto la storia del calcio italiano, a partire da quella più recente: il record delle 11 vittorie consecutive e dei 10 successi in un anno memorabile per la Nazionale di Mancini e la straordinaria esperienza delle ragazze della Bertolini conclusa ai quarti di finale al Mondiale di Francia della scorsa estate. Tanti protagonisti di questo anno trionfale, ma già proiettati verso il futuro: gli Europei maschili 2020, che inizieranno proprio da Roma, e quelli femminili del 2021 per i quali nei prossimi mesi si giocheranno le sfide decisive per la qualificazione.
Alla vigilia di questi appuntamenti, il quartier generale della Federcalcio nella storica sede accanto Villa Borghese ha ribadito, nei giorni scorsi, la forza del proprio brand, la maglia Azzurra, simbolo sportivo del Paese nel mondo, elemento che unifica la passione degli italiani in Italia e all’estero.“Il calcio, quello Azzurro in particolare, rappresenta un elemento di grande coesione – sottolinea il presidente della FIGC Gabriele Gravina (nella foto sotto insieme al presidente UEFA Ceferin) – e di straordinaria passione nazionale. Da oggi, il simbolo della nostra identità, la maglia Azzurra, campeggia all’interno e soprattutto all’esterno della Federazione perché è il filo conduttore di un racconto che affonda le radici in un passato glorioso e guarda al futuro con entusiasmo”.
L’occasione arriva alla fine di un anno, il 2019, molto significativo sul piano dei risultati per le 19 Squadre Azzurre: la Nazionale di Roberto Mancini si è qualificata a Euro 2020 con tre turni di anticipo, con il record di vittorie consecutive (11), di vittorie nelle qualificazioni (10) e di vittorie in un anno solare (10), percorrendo un cammino entusiasmante che ha riscosso grandi consensi tra i tifosi e anche sul piano degli ascolti televisivi; la Nazionale Femminile, tornata a giocare un Mondiale a distanza di venti anni dalla sua ultima partecipazione, è arrivata fino ai quarti di finale, ma soprattutto ha dato uno scossone positivo all’intero movimento che finalmente ha attirato un’attenzione attesa da anni. Inoltre, a livello giovanile, dopo i già positivi risultati degli ultimi anni, altri piazzamenti hanno confermato la qualità dei vivai italiani; l’Under 20 si è qualificata ai Mondiali giocati in Polonia, dove è stata sconfitta solo in semifinale dalla Polonia; l’Under 17, dopo la finale europea persa con l’Olanda, si è qualificata ai Mondiali in Brasile, dove è arrivata fino ai quarti perdendo contro i padroni di casa. A chiudere il cerchio, la Nazionale di Beach Soccer, in Paraguay, ha sfiorato l’impresa mondiale perdendo la finale contro il Portogallo.
I nuovi allestimenti della sede Figc, su impulso dell’area sponsorship e sales guidata dal responsabile Giovanni Valentini, riguardano sia l’esterno che l’interno. Le foto in azione di gioco dei 14 calciatori della Nazionale con il maggior numero di presenze nella gestione del ct Roberto Mancini e delle 12 calciatrici della nazionale Femminile con il maggior numero di presenze che hanno partecipato all’ultimo Campionato del Mondo sono presenti sulle facciate laterali della sede (quest’ultima verrà ultimata nei prossimi giorni, a causa del maltempo che nel week end si è abbattuto su Roma), mentre la facciata principale è stata rivestita da bande azzurro nazionale.
L’anticamera della Sala del Consiglio Federale ospita un collage dei 100 calciatori con più presenze in assoluto in Nazionale. Inoltre sono state selezionate una serie di immagini che rappresentano alcune delle partite più importanti della storia delle Nazionali all’interno dell’edificio: l’abbraccio tra Gigi Riva e Gianni Rivera nella semifinale contro la Germania di Messico 1970, l’esultanza al gol di Marco Tardelli nella finale contro la Germania di Spagna 1982, l’abbraccio di gruppo ad una rete di Roberto Baggio ad USA 1994, il gol del pareggio di Marco Materazzi nella finale contro la Francia di Germania 2006, l’abbraccio di gruppo a Francesco Toldo dopo la vittoria ai rigori contro l’Olanda nella semifinale di Euro 2020, il gol di Cristiana Girelli al mondiale femminile 2019. (fonte: FIGC)
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