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La vendita del Chelsea FC sospesa dopo le sanzioni del Regno Unito nei confronti di Abramovich

(di Emanuele de Laugier) – Il miliardario russo Roman Abramovich si è visto congelare tutti i suoi beni nel Regno Unito da parte del governo del primo ministro Boris Johnson per i suoi legami con Vladimir Putin.

Tra i suoi averi rientra anche il Chelsea, squadra della Premier League acquistata dall’imprenditore nel 2003 per 224 milioni di sterline, che era stata messa in vendita il 2 marzo scorso sulla scia della continua invasione russa ai danni dell’Ucraina.
La squadra di Londra riceverà una licenza speciale per continuare a operare, ma la sua cessione è stata, per ora, sospesa.

Secondo l’agenzia di stampa PA, l’oligarca russo aveva già ricevuto diverse offerte da oltre 3 miliardi di sterline per il team campione in carica della Champions League, tra cui quelle del magnate svizzero Hansjorg Wyss, dell’investitore americano Todd Boehly e del miliardario britannico Nick Candy.
Abramovich aveva anche promesso che avrebbe donato tutta la cifra della vendita del club ad un nuovo ente benefico istituito specificatamente per aiutare le vittime della guerra tra la Russia e l’Ucraina.
Il futuro a lungo termine del Chelsea è stata sicuramente messo in dubbio, ma i ministri del governo si sono affrettati ad insistere che qualsiasi danno alla squadra sarebbe stato limitato.

Nadine Norris, segretaria alla Cultura, ha dichiarato su Twitter: “La nostra priorità è contenere coloro che hanno permesso al regime di Putin di agire. Le sanzioni di oggi hanno sicuramente un impatto sul Chelsea e sui suoi tifosi. Abbiamo lavorato duramente per assicurarci che le partite di campionato e della nazionale non siano danneggiate inutilmente da queste importanti misure. Per garantire che il Chelsea possa continuare a competere ed a operare, stiamo rilasciando una licenza speciale che consentirà alla squadra di partecipare ai match, di pagare il personale e permetterà ai possessori di biglietti già esistenti di assistere alle partite, privando, allo stesso tempo, Abramovich di beneficiare dell’essere proprietario del club. So che questo (provvedimento) porta qualche incertezza, ma il governo lavorerà con la lega e con i club per permettere la continuazione del calcio giocato, assicurando che le sanzioni colpiscano solo le persone previste. Le squadre di calcio sono beni culturali e le fondamenta delle nostre comunità. Ci impegniamo a proteggerli”.

Abramovich, da quando è diventato il proprietario del Chelsea, ha cambiato profondamente il volto del club, portando i Blues a vincere 21 trofei in tutte le competizioni globali in 19 anni di gestione. Tuttavia, la sua era è stata interrotta da Vladimir Putin e dalla guerra in Ucraina.

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Redazione

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