(di Andrea Ranaldo) – I rumors degli ultimi giorni si sono rivelati veritieri: il Milan non parteciperà alla prossima edizione dell’Europa League. Lo conferma un comunicato ufficiale del TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport), che ha reso noto il consenta award raggiunto dalla UEFA e dal club rossonero lo scorso 24 giugno.

L’accordo prevede la cancellazione delle controversie attualmente in corso tra la società e l’organo europeo: il Milan rinuncia così ai due ricorsi presentati al TAS in merito alle sanzioni precedentemente subite, mentre la UEFA non concluderà la propria investigazione che riguardava il triennio 2016/17/18.

I FATTI

Per comprendere fino in fondo la vicenda occorre fare un passo indietro. Il 19 giugno del 2018 la camera giudicante del CFCB, l’organo di controllo finanziario per club della UEFA, aveva escluso il Milan dalla partecipazione alle coppe europee a cui si sarebbe qualificato nelle successive due stagioni, in quanto aveva un passivo di bilancio che eccedeva il massimo scarto accettabile, e non rientrava, quindi, nei parametri del Fair Play Finanziario.

Complice anche il cambio di proprietà, passata nel frattempo dall’imprenditore cinese Yonghong Li al fondo Elliott, il 20 luglio 2018 il TAS confermava le mancanze del Milan, ma aveva anche ritenuto spropositata la sanzione.

La palla è così passata nuovamente alla camera giudicante del CFCB, che ha rimandato al 30 giugno 2021 la deadlineper il raggiungimento del pareggio in bilancio, pena l’esclusione dalle competizioni europee nelle prime due stagioni con qualificazione alle coppe del Milan.

Questo, prima del consenta award di questi giorni: grazie al nuovo accordo, i rossoneri escono dal sistema del rolling, che rischiava di generare sanzioni in sequenza, e posticipa di una stagione il termine ultimo per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario, ora fissato per il 30 giugno 2022.

LA POSIZIONE UFFICIALE DEL MILAN

La società rossonera ha commentato la vicenda attraverso una nota sul proprio sito ufficiale: “L’attuale azionista di maggioranza ha rilevato il controllo del club nel luglio 2018, ereditando consistenti e accumulate perdite, dopo che la proprietà precedente di AC Milan si era resa inadempiente ai debiti. Tali perdite e le conseguenti violazioni dei parametri del FFP, riconducibili alla gestione della proprietà precedente, hanno generato le sanzioni dell’Uefa. Pur nella profonda amarezza per il fatto che i nostri tifosi non potranno seguire la propria squadra nella prossima Europa League, il club riconosce e rispetta il Financial Fair Play. AC Milan prende atto che non c’è altra via che accettare le sanzioni per poter intraprendere un percorso di ritorno al pieno rispetto delle regole. AC Milan conferma il massimo impegno per riportare il Milan dove merita di stare, ai vertici del calcio europeo. La sanzione odierna rappresenterà un ulteriore stimolo a massimizzare gli sforzi per rientrare nei parametri del FFP e allo stesso tempo consolidare la competitività del Club, riportando AC Milan in uno scenario di sostenibilità e di un futuro sempre più positivo”.

LA REAZIONE DEI TIFOSI

Dalle prime reazioni raccolte in rete, sembra che i tifosi rossoneri siano spaccati in due: da una parte c’è chi accoglie con favore l’accordo, preannunciando un mercato consono alle ambizioni e al blasone del Milan, e a un repentino ritorno in Europa dalla porta principale, chiamata Champions League; dall’altra, c’è chi invece considera questa esclusione un’onta che macchia irrimediabilmente il prestigio di uno dei club più vincenti di sempre.

COSA SUCCEDE A ROMA E TORINO

È importante sottolineare come non si sia trattata di una rinuncia da parte del Milan: in tal caso, infatti, l’Italia avrebbe perso un posto nelle prossime coppe europee. Per effetto dell’accordo, la Roma (sesta classificata) si qualifica direttamente per la fase a gironi dell’Europa League, mentre il Torino (settimo, e teoricamente fuori dalla competizione) disputerà la fase dei preliminari.