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Lacrime di “coccodrillo” per Lochte. Arrivano le scuse studiate dallo staff di avvocati

Ryan Lochte, n.2 del nuoto americano e 12 volte campione olimpico, tenta di chiudere dagli USA il caso della “falsa rapina” in un messaggio ai compagni di squadra, sponsor e autorità brasiliane: “Mi scuso per il mio comportamento, avrei dovuto essere più trasparente nella ricostruzione dei fatti. Comunque sia andata, avrei dovuto essere più responsabile. Diciamo che ho imparato la lezione“. Scuse che arrivano dopo una serie di versioni contrastanti su una bravata notturna condita di atti di vandalismo e, presumibilmente, di una buona dose di alcool per tutti e quattro i nuotatori americani coinvolti.

Secondo diversi media a stelle e strisce queste “scuse” non sarebbero proprio spontanee, ma studiate a tavolino da uno staff di avvocati (specializzati in cause legate a diritti di immagini di sportivi) cui lo stesso Lochte si sarebbe affidato per recuperare e pulire la propria brand reputation.

Lochte, che ha sempre costruito la sua immagine su quella del “bravo ragazzo” della porta accanto, ha due importanti contratti personali con Speedo e Polo Ralph Lauren, e soprattutto il colosso dello sportswear aveva dichiarato nelle ultime ore di aver messo sotto monitoraggio l’intera questione. Non si può escludere al momento una eventuale risoluzione dei contratti per danno di immagine da parte dei due sponsor statunitensi.

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Redazione

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