(di Marco D’Avenia) – Martedì scorso “LaLiga” (Lega Serie A spagnola) ha annunciato che le spese dei vari club saranno tagliate di circa 610 milioni di euro a seguito della pandemia da Covid-19. Il provvedimento, atto a prevenire ulteriori manovre espansive finanziate da debito, mira a spingere le società a puntare sul pareggio di bilancio. L’impatto maggiore è previsto su Real Madrid e Barcellona.

L’analisi pubblicata da “Forbes” stima che i Blancos potrebbero vedere il proprio budget ridursi del 73% (468 milioni di euro), mentre il club di Lionel Messi si fermerà al 57% (-382 milioni di euro). A proposito della stella argentina, il nuovo tetto potrebbe rievocare i “mal di pancia” del fuoriclasse di Rosario, arrivato quest’estate ai ferri corti con l’ormai ex presidente Joseph Maria Bartomeu.

Dopo la tregua e l’accordo raggiunto per il campionato in corso, ora la questione potrebbe ripresentarsi. A maggior ragione se si pensa all’andamento finanziario del Barcellona, che ha registrato perdite nette sul bilancio per 97 milioni di euro, nonostante le cessioni importanti di Ivan Rakitic (trasferitosi al Siviglia) e Luis Suarez (attualmente in forza all’Atlético Madrid).

Non è la prima volta che LaLiga impone misure che vanno oltre il Financial Fair Play (FFP) già previsto dalla UEFA. È dal 2013 infatti che la Lega calcio spagnola impone i propri limiti, definendo, ad esempio, il numero delle varie “rose” prima delle sessioni di calciomercato.