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Le criptovalute strizzano l’occhio al mondo del calcio
(di Marcel Vulpis*) – Il mercato delle criprovalute si sta avvicinando sempre più a quello dello sport, principalmente per crescere in popolarità, farsi conoscere ed entrare in contatto con un vasto numero di potenziali clienti. Per le società di calcio può diventare un nuovo Eldorado per il settore dei ricavi commerciali. Spesso questa tipologia di accordi, soprattutto all’estero, viene regolata con formule finanziarie molto speculative, facendo sì che gli stessi club siano obbligati a scommettere sulla crescita costante di questi prodotti finanziari hi-tech.
Merengues: tour del Bernabeu in criptovaluta
Il Real Madrid è il primo football club europeo ad aver scelto di aprirsi al mondo delle “criptovalute” con chiari obiettivi commerciali.
Il tour del Bernabeu, aperto a migliaia di turisti che visitano quotidianamente la città di Madrid, può essere pagato tramite Bitcoin, la moneta elettronica inventata nel 2009 e arrivata a toccare valori record sulle principali piattaforme di trading nei mesi passati.
Il nuovo servizio in criptovaluta è disponibile dallo scorso 1° febbraio 2018 ed è stato implementato attraverso la collaborazione tecnologica con 13Tickets, società (con sede a Murcia), che opera nel settore della promozione turistica. A seguire, si parla dell’interesse (per iniziative similari) anche da parte del secondo club della città: l’Atletico de Madrid.
Chi ne è in possesso, quindi, e non volesse utilizzare le tradizionali valute, può rivolgersi a questa società specializzata, che ha raggiunto un accordo strategico con i “Blancos”, per offrire una modalità innovativa di accesso ai visitatori (soprattutto stranieri) appassionati di calcio.
La nuova opportunità conferma l’attenzione, da parte dei top club europei, nei confronti del mondo digitale (a partire dal settore delle criptovalute). Al di là di aspetti collegati a trend o mode del momento, le società di calcio stanno monitorando queste soluzioni tecnologiche in chiave marketing e perfino di calciomercato.
Nei mesi scorsi (durante la finestra “invernale”), infatti, un club dilettantistico turco ha concluso quello che rappresenta il primo esempio di acquisto di un giocatore attraverso lo stumento delle criptovalute. Il centrocampista Omer Faruk Kiroglu è entrato a far parte della “rosa” dell’Harunustaspor (questo il nome della realtà dilettantistica) per la cifra di 4.500 lire turche (circa 950 euro, alle quotazioni dello scorso gennaio), metà delle quali pagate appunto in criptovalute (per la precisione 0.0524 in bitcoin).
Un’operazione che la stessa dirigenza della piccola squadra turca ha commentato come occasione di riconoscibilità (a livello internazionale) alla stregua delle grandi società professionistiche.
eToro sbarca nella EPL
Sette club della Premier league inglese (EPL) hanno ufficializzato, di recente, la partnership con eToro piattaforma leader mondiale di social trading specializzata nell’intermediazione di Bitcoin (presenta milioni di clienti in oltre 140 diversi mercati), ETF e in migliaia di titoli azionari. Fondata nel 2006 ha sede a Cipro e può contare su più di 10 milioni di utenti. Si stima che l’investimento medio a supporto dei football club inglesi sia compreso tra i 5,6 ed i 6,7 milioni di euro.
Leicester City, Tottenham Hotspur, Crystal Palace, Brighton & Hove Albion, Cardiff City, Southampton e Newcastle United sono le prime realtà britanniche ad essersi legate, in questa nuova stagione, a eToro. La particolarità di questa tipologia di sponsorizzazione è nella modalità di pagamento: i contratti infatti verranno regolati esclusivamente in bitcoin. Con tutti i rischi di fluttuazione del valore di questa speciale moneta digitale. (fonte: Tuttosport)
* direttore agenzia Sporteconomy.it
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