Le iniziative dei club di calcio per fidelizzare le fan base. Il caso dell’AC Mestre
Prove tecniche di fidelizzazione dei tifosi. Tutti i club, inclusi quelli italiani, puntano a gratificare la fan base, in diversi momenti della stagione agonistica, con forme promozionali suddivise per età, sesso e target specifici (come per esempio le “famiglie”). Il passaggio successivo di questa trasformazione culturale passa attraverso l’ideazione ed attivazione di formule variabili/partecipative, soprattutto sul terreno dei prezzi dei biglietti. Il coinvolgimento dei tifosi, nei processi di governo della società (inclusa la definizione del prezzo del tagliando di ingresso) sta toccando gradualmente tutti i club.
L’abbonamento legato alla performance della squadra
La Lazio, nella scorsa primavera, è andata oltre rispetto alle iniziative standard rivolte alla tifoseria. Ha ideato, infatti un nuovo mini-abbonamento dal nome “Mettiamoci in gioco”. La finalità della campagna è stata quella di legare la sua durata al rendimento della squadra. I biancocelesti, in un determinato momento stagione 2017, dovevano puntare a conquistare almeno sette punti nelle tre gare casalinghe contro Chievo, Milan e Udinese. I sottoscrittori di questo pacchetto potevano usufruire di un biglietto ad un solo euro per le successive gare all’Olimpico, finché la squadra non avesse raggiunto il settimo punto (per la cronaca l’iniziativa è durata complessivamente quattro gare ufficiali, al raggiungimento del target previsto). Una scommessa atipica, ma anche un modo per legare l’abbonamento del tifoso alla performance della squadra. La sperimentazione lanciata dal marketing della Lazio apre a scenari inediti di vendita: il valore del prodotto, nel futuro, potrà variare in base alla performance tecnica della squadra. Il vantaggio economico diventerà tangibile nel momento in cui la squadra non dovesse performare in campo, ma è una iniziativa innovativa, perché mette in gioco tutti i soggetti coinvolti: dal club, alla squadra, fino al tifoso presente allo stadio.
AC Mestre: il prezzo del tagliando lo decide il supporter
“Il Prezzo lo decidi Tu” è il sogno di ogni tifoso di calcio. Nello specifico, però, è il nuovo progetto lanciato dall’area marketing dell’Ac Mestre, neo promossa in Lega Pro quest’anno, che ha deciso di gratificare la tifoseria mettendola al centro dei progetti di ticketing per la prossima stagione. La società veneta ha scelto di introdurre questa novità rivoluzionaria per il calcio italiano, per due ordini di ragioni: “…venire incontro ai tanti tifosi (oltre 2 mila nella passata stagione) in un momento di difficoltà dell’economia (anche in ambito locale) e incentivarli a seguire la squadra allo stadio “Pier Giovanni Mecchia” di Portogruaro (a circa 40 chilometri dalla sede tradizionale do gara), a causa dei problemi relativi alla sicurezza dell’impianto cittadino (il Francesco Baracca di Mestre). Per questo motivo il Mestre calcio, ha scelto di ripagare i sacrifici e la passione dei propri tifosi con una campagna abbonamenti assolutamente inedita, che non trova riscontri nel calcio professionistico tricolore” – ha dichiarato Giorgio Betrò direttore marketing del Mestre calcio (nella foto in basso) ed ideatore della iniziativa in esame.
Ad eccezione della tribuna coperta dello stadio Mecchia (si potrà prenotare l’abbonamento con i tradizionali metodi e prezzi di sottoscrizione), per tutti gli altri settori dell’impianto, riservati agli spettatori di casa, verrà attivata l’iniziativa “Il Prezzo lo decidi tu”. Sarà, quindi, lo stesso sostenitore, a seconda delle disponibilità economiche, a decidere il prezzo della tessera per la stagione 2017/18. La società arancionera si riserverà di chiedere solo una quota base di 20 euro a copertura delle spese di produzione, segreteria e S.i.a.e., mentre la tariffa vera e propria dell’abbonamento sarà decisa a totale discrezione di ogni singolo supporter. (fonte: Inchieste/Il Corriere dello Sport).
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