Le Leghe professionistiche sposano il progetto Websport 3.60
La Lega Pro e la Lega B hanno aderito al progetto Websport 3.60 promosso dalla Lega Serie A nell’ambito del programma sperimentale studenti-atleti deliberato dal MIUR.
Creare un sistema di rete per aiutare i giovani calciatori a conciliare l’attività agonistica con lo studio. Per questo la Lega Pro e la Lega B aderiscono al progetto Websport 3.60 promosso dalla Lega Serie A nell’ambito del programma sperimentale studenti-atleti deliberato dal MIUR e previsto dalla legge Buona Scuola.
La sinergia tra la Lega Serie A, la Lega B e la Lega Pro, presentata oggi a Firenze davanti ai club, è nata con l’obiettivo di limitare la dispersione scolastica dei propri tesserati e costruire un sistema che tuteli la libertà di scelta, la qualità dell’insegnamento e la continuità scolastica anche nelle situazioni più critiche dovute ai prestiti e alle cessioni.
A presentare l’iniziativa sono stati: Francesco Ghirelli, Segretario Generale Lega Pro; Fabio Santoro, Direttore Marketing Lega Serie A; Paolo Bedin, Direttore Generale Lega B. Insieme ai vertici delle tre leghe è intervenuto anche Gabriele Toccafondi, Sottosegretario di Stato Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
“La Lega Pro è attiva da tempo con progetti che mirano a contrastare la dispersione scolastica- ha spiegato Francesco Ghirelli – ed aderisce al progetto Websport 3.60, la piattaforma messa a disposizione dalla Lega Serie A nell’ambito del programma studenti-atleti varato dal MIUR. Lo considera un punto di eccellenza di un percorso avviato e condiviso con i nostri club. La Lega Pro è in prima fila sul tema formazione, non solo dedicata agli atleti impegnati nello studio, ma anche per le varie competenze e profili che operano nelle società di calcio e per il post carriera dei calciatori”.
“La Lega Serie A è orgogliosa che i colleghi della Lega B e della Lega Pro abbiano accettato la sfida di salire a bordo del progetto Websport 3.60 – ha detto Fabio Santoro -. Insieme al MIUR abbiamo intrapreso, circa 3 anni fa, un percorso di sperimentazione che si sta avviando all’ultimo e decisivo anno per diventare finalmente sistematico negli ordinamenti. In linea con questo scopo, la sinergia tra la Lega Serie A, la Lega B e la Lega Pro è fondamentale per aiutare i giovani atleti delle nostre Società a conciliare l’attività agonistica con lo studio al fine di ridurre il più possibile il loro abbandono scolastico, con una particolare collaborazione nelle situazioni di prestito o cessione da un club all’altro”.
“La valorizzazione dei settori giovanili e scolastici è uno degli aspetti più importanti per garantire il vero avvenire del calcio italiano attraverso la promozione di una buona pratica calcistica – ha proseguito Paolo Bedin -. Non solo per garantire un futuro lavorativo a tutti i calciatori, rendendo spendibile l’esperienza acquisita in campo, ma anche perché siamo convinti che studenti calciatori siano anche atleti migliori. Il progetto Websport 3.60 con la collaborazione tra le tre leghe professionistiche permetterà di costruire un sistema coordinato per sostenere i ragazzi nel loro percorso scolastico, garantendo loro le condizioni per continuare a studiare con profitto e allo stesso tempo poter continuare il loro cammino verso la disciplina calcistica agonistica”.
“Insieme alla Lega Serie A più di 3 anni fa ci siamo messi intorno ad un tavolo per trovare una soluzione concreta che potesse essere di supporto all’istruzione e per contrastare il rischio di dispersione scolastica dei giovani calciatori iscritti negli Istituti secondari di secondo – ha concluso Gabriele Toccafondi -. Il fatto che all’interno del progetto entrino a farne parte anche la Lega Pro e la Lega B significa che c’è una esigenza reale da parte di tutto il sistema calcio ed emerge il valore del percorso intrapreso. La scuola italiana insieme a tutto il mondo dello sport attraverso un vero è proprio lavoro di squadra sta facendo sistema rispondendo ad una difficoltà. C’è ancora molta strada da percorrere su questo ambito, ma abbiamo rotto un tabù per ridurre quella percentuale di abbandono della scuola che da parte dei ragazzi impegnati nell’attività agonistica è il triplo rispetto ai loro coetanei”.
Mentre a portare la loro testimonianza sono stati i club: ACF Fiorentina, AC Reggiana e Virtus Entella. A parlare a nome degli studenti-atleti è stato Michele Cerofolini, classe 1999, terzo portiere dell’ACF Fiorentina, attualmente iscritto all’ultimo anno del Liceo Scientifico di Fiorentina School.
“Sono molto contento di poter usar la piattaforma on-line di Websport 3.60 – ha raccontato Michele Cerofolini-. E’ uno strumento fondamentale soprattutto in quei momenti di grande impegno agonistico che ci impediscono di frequentare la scuola. Personalmente uso molto la piattaforma quando sono in pullman per andare in trasferta o in ritiro in albergo. Credo possa avere margini di miglioramento. Essere tra i primi ad usare la piattaforma in questa fase di sperimentazione mi fa piacere e spero di poter anche contribuire a migliorarla con la mia esperienza”.
Per la maggior parte dei giovani calciatori, la fase scolastica di maggior difficoltà inizia a partire dal 3° anno, indipendentemente dalla tipologia di scuola scelta (liceo o istituto tecnico) a testimonianza del fatto che è il passaggio al professionismo la prima difficoltà che i ragazzi incontrano nella frequenza regolare delle lezioni. Gli studenti-atleti del mondo del calcio destinatari del progetto Websport 3.60 partecipano ai campionati Primavera, Berretti e Under17 di Serie A, Serie B, Lega Pro, così come indicato nella Legge 91/1981.
Il programma è stato avviato con una sperimentazione triennale (2015/16 –2016/2017 – 2017/2018) e si rivolge agli studenti-atleti di alto livello iscritti e frequentanti gli Istituti secondari di secondo grado, statali e paritari del territorio nazionale. Il primo anno, il programma ha coinvolto gli studenti della Lega Serie A mentre successivamente è stato esteso a tutte le discipline sportive con il coinvolgimento di CONI e CIP come previsto da D.M.935.
Gli studenti-atleti non hanno “sconti” sui programmi di studio, in quanto inseriti regolarmente nelle proprie classi insieme ai loro compagni; possono seguire le lezioni, fare i compiti ed essere interrogati tramite una piattaforma web che permette di conciliare il tempo studio con gli impegni sportivi. Le attività in e-learning – documentate e certificate dal Consiglio di classe – possono essere equiparate ai fini della valutazione a quelle svolte in presenza, per una quota massima del 25% del monte orario annuale. Ad affiancare ciascuno studente, durante lo svolgimento del programma, ci sono due tutor: uno scolastico e uno sportivo ovvero un referente del Club.
Il progetto Websport 3.60 si appoggia a Scuolabook Network, piattaforma digitale erogata da Alfabook – società Olivetti del gruppo TIM – e messa a disposizione da Lega Serie A in modo del tutto gratuito per tutti gli utenti sportivi di alto livello. La piattaforma contiene integrazioni ai libri di testo, consente la creazione e condivisione di materiali, corsi e prove e l’assegnazione dei compiti, nonché la creazione di gruppi di lavoro in una logica collaborativa e di condivisione, la mappatura e la valutazione delle competenze.
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