Le mille vite di Roger Federer, campione fuori e dentro il campo da tennis
(di Andrea Ranaldo) – Un anno dopo, l’Australia è ancora il regno di Re Roger. Lo svizzero raggiunge così il suo Slam numero 20: un primato che racconta solo in parte la sua grandezza.
Federer, innanzitutto, è Il Tennis: 96 titoli vinti, per un totale di 115 milioni di dollari di montepremi, e una sfilza di record che lo ergono a icona immortale. Tutti trionfi caratterizzati dalla sua infinita classe ed eleganza.
Ma Roger è molto di più: è padre di famiglia, di 4 splendidi gemelli, e marito, di una ex tennista; è testimonial, ambito dai marchi più importanti al mondo; ed è filantropo, grazie alla sua Fondazione che ogni anno investe milioni di euro per l’educazione di bambini africani.
IL ROGER TENNISTA
Nel 2009 lo davano per finito, scalzato dai più giovani Nadal, Djokovic e Murray. L’ultimo acuto è nel 2012, con il settimo sigillo a Wimbledon. Ma il Re non ha mai dichiaratamente abdicato, e dopo un 2016 fermo ai box per un infortunio al ginocchio, nel 2017 è ritornato sul trono grazie a una stagione monumentale, che lo ha visto trionfare in Australia e agguantare l’8° titolo a Wimbledon: altro record di una carriera difficilmente ripetibile. E tutto questo, a 36 anni!
Ma una favola non sarebbe tale se non ci fosse anche un grande rivale. Il nemico-amico risponde al nome di Rafael Nadal: anche lo spagnolo, dopo numerosi guai fisici, nel 2017 ritorna ai fasti di un tempo, e affronta Federer in diverse finali. Sembra di essere tornati nel 2008.
Sembra, ma non è, perché questa volta vince sempre Federer, che fa 4 su 4. In passato, Nadal era stato la vera bestia nera del fenomeno svizzero: il computo totale, infatti, è ancora a favore dello spagnolo, 23 a 15. Ma la storia, ora, sembra essere cambiata, e se Nadal è ancora leader del ranking mondiale, nelle prossime settimane Federer potrebbe spodestarlo dal gradino più alto del podio: l’ultima volta che lo svizzero è stato numero 1 risale al 4 novembre 2012, e a 36 anni e 7 mesi si tratterebbe di un altro record di longevità, scalzando l’attuale detentore André Agassi, che nel suo ultimo giorno in vetta aveva 33 anni e 4 mesi.
Un unico neo macchia una carriera inimitabile: il mancato oro olimpico di Londra 2012, quando Roger, partito con i favori del pronostico, viene sconfitto da Andy Murray, padrone di casa. Sembrava la sua ultima occasione, ma le favole hanno sempre il lieto fine, e questo Federer può guardare con ottimismo a Tokyo 2020…
IL ROGER TESTIMONIAL
Roger Federer non è solo un tennista fenomenale: nel 2015 uno studio condotto dall’Istituto di Marketing di Londra lo ha identificato come l’atleta più ambito e vendibile in assoluto. L’analisi teneva in considerazione fattori come il valore commerciale, la presenza sui social media e i guadagni derivanti da premi e sponsorizzazioni, e i risultati empirici confermano la tesi: secondo Forbes, Federer nel 2017 ha incassato 58 milioni di dollari dagli sponsor, ed è quarto nella classifica generale alle spalle di Cristiano Ronaldo, LeBron James e Lionel Messi. Lo svizzero, però, a differenza di calciatori e cestisti NBA ha un innegabile vantaggio: può essere sfruttato come testimonial in tutti gli angoli del mondo.
La lista di marchi che lo hanno scelto come uomo immagine, nel 2017, si è arricchita di un’eccellenza italiana: Roger è infatti testimonial di Barilla. Ma l’elenco delle sue sponsorizzazioni è lungo, e comprende Rolex, Mercedes, Nike, Credit Suisse, Jura, Moet & Chandon, Lindt, Wilson, Netjets, e Sunrise.
Un trend che, verosimilmente, non si arresterà nemmeno alla fine della sua carriera, grazie a una splendida famiglia e a una personalità pacata incompatibile con gossip e scandali.
IL ROGER FILANTROPO
“Penso che guadagnando così tanto ed essendo così popolare, si possa avere un importante ruolo sociale pur essendo un tennista. Fare beneficenza mi fa sentire meglio: posso ispirare e motivare tanta gente a fare come me. E non c’è cosa più bella che aiutare i bambini”.
Parole e musica di Roger Federer, che nel 2003 ha dato vita a una Fondazione che ha superato i 30 milioni di euro di investimenti e che ha aiutato circa 700 mila bambini di Botswana, Malawi, Namibia, Sud Africa, Zambia e Zimbabwe ad andare a scuola.
Il momento più spettacolare della raccolta fondi è rappresentato da “Match for Africa”, una serie di esibizioni giunte alla quinta edizione, e che anche quest’anno vedranno Federer impegnato in un insolito doppio con Bill Gates, fondatore di Microsoft. Come anticipato dal simpatico video di presentazione, i due tenteranno di replicare il successo del 2017, quando si erano imposti per 6-4 contro John Isner e Mike McCready, chitarrista dei Pearl Jam. La sfida andrà in scena il 5 marzo a San Jose, in California: l’obiettivo è superare il milione e mezzo di euro raccolto lo scorso anno.
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