“Le società di calcio spendono più di quello che incassano”
Si profila un’estate calda per il calcio professionistico italiano. A sostenerlo con fermezza è Franco Carraro, presidente Figc, che, di recente, a margine di un convegno tenutosi presso l’università romana Luiss-Guido Carli ha spiegato ad una platea di giovani (e non solo) che le società continuano a spendere molto più di quanto guadagnano. Quindi anche quest’anno ci saranno problemi per le iscrizioni al campionato e per garantirsi i diritti televisivi. Nello specifico le parole di Carraro lasciano soprattutto perplessi su quello che avverrà, nei prossimi mesi, nel pianera calcio tricolore. “Le società spendono più di quello che incassano e per essere iscritte al campionato, visto che le regole sono severe, dovranno portare aumenti di capitale o immissioni di denaro fresco. La Figc valuterà chi sarà in grado di farlo e chi, malauguratamente, non lo sarà”.Infine: “Io auspico che tutti, nel discutere, tengano presente l`interesse della propria società ma anche l`interesse generale del calcio. Un calcio che da`l`immagine di un organismo capace solo di litigare credo non solo che non porti vantaggio al sistema in generale, ma reca un danno a tutto il movimento”.Un commento è d’obbligo. E’ inutile che ogni anno venga realizzato questo “valzer delle cifre”, di dubbio gusto, sui bilanci delle società italiane. Se sono bilanci equiparati a quelli del settore industria devono seguire lo stesso metro di valutazione ed essere assoggettati alle norme che lo regolano. Se, invece, sono dei documenti che bisogna produrre solo per iscriversi formalmente ai campionati o per ottenere le licenze allora salviamo almeno la faccia. Perchè se per continuare a partecipare al gioco del calcio è necessario ogni anno operare delle forti iniezioni di denaro evidentemente non c’è la profittabilità del prodotto calcio, o, comunque, si fa del tutto per non renderlo profittevole.In questo Figc e Lega calcio hanno tutti gli strumenti per controllare e fare anche le “pulci”. E’ chiaro, però, per chi non l’avesse ancora capito che un’analisi puntuale di questi documenti porterebbe alla trasformazione del campionato di serie A in un “trofeo Birra Moretti” su base permanente. L’importante, secondo noi, è saperlo, farlo sapere ai lettori, e soprattutto non continuare a prendersi tutti in giro.
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