(di Andrea Peddis) – “Nessun evento sportivo avrà luogo fino a settembre 2020”. Queste le parole del primo ministro francese Eduard Philippe. Nella discussione avvenuta ieri in Parlamento, sono state date dal governo le direttive riguardo agli eventi sportivi.

“Voglio essere chiaro” – ha annunciato il premier Philippe – “tutti i maggiori eventi sportivi ed eventi culturali che potrebbero raggruppare più di 5000 persone, non potranno essere svolti prima di settembre”. Una decisione importante, che avrà senza dubbio ripercussioni sulle finanze dei club ma anche sulle politiche della UEFA. L’organo amministrativo del calcio europeo che sino a poco tempo fa era fermo sull’idea della conclusione dei campionati nazionali, con sanzioni per quei paesi che avrebbero concluso il campionato anzitempo. Dopo le decisioni di Olanda, Belgio e Francia, la UEFA potrebbe cambiare idea e considerare altre opzioni. In Francia la Lega (LFP) si incontrerà a maggio per discutere della questione classifica: resta infatti da determinare se assegnare il titolo, le squadre che potranno partecipare alle competizioni europee, e quelle che verranno retrocesse e promosse in Ligue 2. Il 25 maggio è invece la deadline data dalla Uefa alle varie leghe europee per comunicare le decisioni prese riguardo i campionati nazionali. Sarà solo dopo questa data che vedremo cosa ci attenderà nel futuro del calcio europeo.