Punto e a Capo

L’incredibile Fiorani su Matrix

Il “fenomeno” che non t’aspetti. Chi pensa a Gianpiero Fiorani (ex numero uno della Banca Popolare di Lodi), mattatore assoluto della finanza italiana degli ultimi cinque anni, come un “mero” banchiere si sbaglia di grosso. Ieri a “Matrix” ha incantato tutti, giornalisti compresi. Lo stesso Mentana (conduttore della trasmissione) lo ha ringraziato per la sua partecipazione. Di cose ne ha dette e ne ha fatte capire (tra l’altro ci sarebbe materiale per aprire due indagini abbastanza pesanti da parte delle procure di Milano e Roma – ma figurati se mai avverrà, nda).
Una lezione di vita e di finanza illuminante. Un personaggio incredibile che potrebbe fare l’a.d. in qualsiasi azienda italiana per intelligenza, lucidità e capacità di pesare le parole (oltre i tempi della comunicazione). Un genio (del male, forse), ma pur sempre un genio.
Si è parlato anche di Ricucci e della Lazio. Perfino l’ex odontotecnico di Zagarolo esce rivalutato dalle parole di Gianpiero Fiorani (che parla amichevolmente di Fazio chiamandolo “Tonino”, veramente un grande).
Una cosa è certa. L’intreccio tra politica, finanza e poteri forti in Italia è qualcosa di “inquietante”. Si lavora esclusivamente su un sistema (che lascio ai lettori definire come, ma ci siamo capiti) di intrecci, di amicizie ad alti livelli (dove tutto e possibile). Per il “resto del plotone” (i 59 milioni di italiani che si sollazzano la sera con Dr. House o Nip&Tuck) c’è la miseria vera. Beato te Fiorani, che per cinque anni ti sei divertito anche per noi. E grazie per ieri. Le persone sveglie hanno capito quello che dovevano capire, gli altri si facciano un altro sonno (come ogni giorno).

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Marcel Vulpis

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