L’Italhockey femminile chiude le FHS di Valencia al 3° posto e continua a sognare Tokyo2020
L’Italhockey batte 3-1 il Sudafrica nella finale per il 3°/4° posto della Final Hockey Series di Valencia e si mette al collo la medaglia di bronzo.
Succede tutto in quattro minuti: reti di Giuliana Ruggieri (34′) su corto, Lara Oviedo (38′) ancora su corto ed Eugenia Bianchi (38′). Al 52′ il gol della bandiera di Glasby. Per Oviedo e Bianchi sono quattro i gol ciascuno nel torneo, tutti spalmati in gare diverse.
Il terzo posto finale (che fa il pari con quello, straordinario, della nazionale maschile a Kuala Lumpur) è in linea con la posizione di ranking che l’Italia occupava alla vigilia (era testa di serie numero tre, di otto) e sebbene non valga l’immediata qualificazione agli spareggi “one-to-one” per Tokyo2020 (prossima edizione estiva dei Giochi olimpici) – conquistata dalle finaliste Canada e Spagna (vittoriose ieri 7-0 e 1-0 contro Italia e Sudafrica) – non mette l’Italia “fuori dai Giochi”, anzi. L’Italdonne ha, piuttosto, la quasi certezza di entrare nel lotto delle quattordici nazioni ammesse ai sette spareggi olimpici, nella quota (quattro squadre) riservata alle nazioni con la miglior posizione di ranking al termine dei cinque tornei continentali di quest’anno (campionato europeo, panamericano, oceanico, ecc.) che peraltro consegnano alla prima classificata il pass diretto per le Olimpiadi.
Per i Giochi è già qualificato di diritto il Giappone, Paese organizzatore, che con la sua squadra femminile ha vinto anche gli Asian Games, liberando, di fatto, una carta olimpica in più e, di rimando, due posti per gli spareggi, che si svolgeranno verosimilmente a partire da ottobre e novembre di quest’anno.
Soddisfatto al termine del torneo il Presidente FIH Sergio Mignardi, a Valencia per significare sostegno e fiducia ad atlete e staff: “Con il risultato di oggi l’Italia si riprende il posto e il ruolo che merita. È stato un torno positivo che ha confermato l’Italia ai migliori livelli dell’hockey mondiale; complimenti a giocatrici e staff; un abbraccio particolare – conclude Mignardi – ai tanti parenti e tifosi che in Spagna hanno dato un grande contributo alla causa delle Azzurre”.
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