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L’mergenza Covid-19 divide in due l’Europa del calcio
(di Leonardo Calero) -La crisi dovuta all’emergenza Coronavirus ha diviso in due l’Europa anche dal punto di vista sportivo.Infatti se da una parte Francia, Belgio ed Olanda hanno ufficializzato la sospensione definitiva del calcio fino a settembre, dall’altra Spagna, Italia e Regno Unito cercano soluzioni per la ripresa nel prossimo mese di giugno.
Nel week-end intanto sono ripartite la Bundesliga e la Zweite Liga (Germania).
In attesa di sapere quante saranno le perdite economiche dei campionati, che hanno deciso per lo stop definitivo, iniziano ad emergere le prime cifre che parlano di una vera e propria catastrofe.
Le conseguenze non riguarderanno solo questa stagione ma avrà un impatto anche sulla prossima.
In Francia, si parla di perdite di oltre 1.400 milioni di euro per i sei sport principali, e quindi hanno già fatto appello al Governo per ricevere un aiuto in modo da uscire da questa situazione.
In più, in Ligue 1 (massimo campionato francese) alcuni club come Olympique Lyonnais (rimasto fuori dalle Coppe europee), e le due retrocesse Tolosa ed Amiens hanno già fatto sapere che ricorreranno alle vie legali per la decisione presa lo scorso 30 aprile dal governo francese di sospendere il campionato.
Dal punto di vista economico, sostanziosa sarà anche la perdita dai diritti televisivi, infatti Canal Plus e beIN Sport (che detengono i diritti per tramettere la Ligue 1) hanno fatto sapere che non verseranno le quote restanti.
Stando ad alcuni calcoli, KPMG parla di perdite di circa 400 milioni, la Ligue 1 di 600 milioni e il n.1 dell’Olympique Lyonnais, Michel Aulas di 900 milioni di euro.Per alcuni club, queste perdite dai diritti tv avranno conseguenze anche sul mercato per la prossima stagione.
Infatti se il Saint-Etienne riceve un guadagno del 65% dai diritti televisioni, il Monaco ne riceve addirittura 75%.
I club di Ligue 1 si dicono preoccupati, in quanto con la sospensione del campionato, il valore dei giocatori avrà una perdita importante.
In Belgio, è stata convocata un riunione, per discutere sulla possibilità di aiutare le squadre che hanno un volume di affari ridimensionato. Anderlecht e Genk hanno proposto di seguire il modello tedesco versando il 10% dei diritti dei club che giocano le Coppe europee alle squadre più modeste.
In Olanda, primo campionato che ha deciso per lo stop definitivo, ha ricevuto ugualmente i 21,6 milioni di dollari dai diritti televisivi. Inoltre hanno trovato un accordo per far in modo che le squadre iscritte alle Coppe europee versino 50 milioni di euro nei confronti dei club più poveri.
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