Punto e a Capo

Lo scandalo Kenteris-Thanou finisce in “farsa”

Nuovo duro colpo all’immagine “sacrale” dell’Olimpismo. La commissione disciplinare della Federatletica leggera greca ha assolto i velocisti Constantinos Kenteris e Ekaterini Thanou, rei durante le ultime Olimpiadi di non essersi presentati ai test doping. Sempre la stessa commissione ha inflitto una squalifica di 4 anni al loro ex allenatore.

Come Sporteconomy.it ci chiediamo se il C.i.o. si renda conto della gravità di questa assoluzione, che mina, sensibilmente, lo spirito dei Giochi Olimpici. Che senso ha poter violare le regole rimanendo impuniti appena si spengono i riflettori delle tv di tutto il Mondo?. Come, infatti, è successo nel caso dei due giovani atleti greci.

L’opinione pubblica si attendeva una sentenza esemplare. Così, purtroppo, non è stato. Ci si è fatto gioco non solo di chi si allena seriamente con l’obiettivo primario di conquistare un alloro sportivo, ma anche delle regole rigide (almeno sulla carta) del Comitato internazionale olimpico.

La condanna dell’allenatore Christos Tzekos fa aumentare ancora di più i dubbi sulla presunta innocenza dei campioni greci. In ultimo ci chiediamo: “…perchè la Federazione atletica greca non ha avuto il coraggio di condannare due propri tesserati lanciando in tutto il Mondo un monito severo a chi vuole fare il furbo, all’ombra dei Giochi Olimpic?”.

Ancora una volta, purtroppo, è stata consumata una farsa mediatica all’ombra dei cinque cerchi. Adesso toccherebbe al C.i.o. attivarsi in un’indagine ispettiva per comprendere, almeno, le ragioni dell’assoluzione firmata dalla Federatletica greca.

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Marcel Vulpis

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