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Lo scrittore Pennisi critica fortemente la cerimonia d’apertura dei Giochi di Parigi2024

(di Carmelo Pennisi)*Estraniante, fuori dalle righe, senza senso, per certi versi subliminale, ma soprattutto “brutta” come poche cose mi sia capitato di vedere nella vita. Non è assolutamente Parigi quella che si vede nella Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, semmai, permettemi la provocazione, una sequenza, riveduta e corretta, di “Eyes Wide Shut” di Stanley Kubrick, in cui gli ingenui coniugi, ma molto turbati dalla curiosità, Tom Cruise e Nicole Kidman entrano nell’arcano di una festa, dai contorni che volutamente Kubrick ha voluto sulfurei, di una élite non meglio precisata, presto trasformata in un evento di sensi a perdere.

Non me ne voglia il Presidente della Francia, Emmanuel Macron, ma con l’assurdo messo in scena ieri sulla Senna (rispetto alla sacralità violata delle tradizioni dei Giochi) sta completando, a mio modesto parere, un suo percorso politico/esistenziale di distruzione di qualsiasi tradizione e di qualsiasi credenza, nonchè di desacralizzazione di qualsiasi cosa possa avere le stimmate dell’eterno..Portare una cerimonia olimpica fuori dallo stadio è solo l’ultimo insulto alla tradizione e al sacro. E’ voler affermare come non ci sia più nè la forma nè il luogo di culto. Di fronte ad una platea di persone sempre alla ricerca del nuovo, rintronate da settimane di pubblicizzazione dell’evento e in perfetto stile “Truman Show” (siamo ormai così stanchi e annoiati da seguire, ancora in massa, cose come “Temptation Island”), ci siamo seduti davanti la tv già persuasi nel gradimento di quel che avremmo visto. Tutto, oramai, è spettacolo rintronante, dove una sfilata surreale di tutto il politicamente corretto, e assai socialmente estraniante e destrutturante, serve per farci accettare la nuova normalità (sempre che lo sia). Esattamente come si vuole fare con Cruise/Kidman nella storia cinematografica di “Eyes Wide Shut”. L’inutilità di questa messa in scena che nulla ricorda, invece, la sacralità dei Giochi olimpici, è semplicemente una prova di forza a casa propria, ma il giudizio del tempo incombe anche su Macron e sugli ideatori di questa inutile e brutta cerimonia. Certamente non resteranno nella storia per questa sfilata di carri su acqua.

* scrittore, sceneggiatore e contributor sportivo

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