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Lo Stadio delle Aquile di Lotito

Parte da lontano, e più precisamente dalla Cina, il progetto dello Stadio delle Aquile, fortemente voluto da Claudio Lotito (Presidente della S.s.Lazio) e che sta scatenando le ire del Comune di Roma (nella persona dell’assessore all’urbanistica Morassut).

Per la realizzazione del nuovo impianto sportivo polivalente (potrà ospitare le gare di oltre 20 discipline) è stato chiamato l’architetto Alfonso Mercurio, che con la sua società (l’Ama group) costruisce edifici per le più importanti multinazionali in tutto il Mondo. Proprio in queste ultime settimane l’ufficio di Shanghai dell’Ama group ha sviluppato le ultime modifiche al progetto dello Stadio delle Aquile. Avrà una capienza di 60 mila posti, con una copertura mobile del tetto e la gestione autonoma del fabbisogno energetico. Oltre a ciò il manto erboso non potrà mai ghiacciare, perchè vi sono delle serpentine sotterranee che lo scalderanno costantemente.

Questa struttura sarà fornita di cinema multisala, alberghi, centri conferenze, ristoranti, supermercati, punti vendita del merchandising ufficiale S.s.Lazio, ecc. Il costo globale della nuova casa dei biancocelesti è stimato nell’ordine dei 250 mln di euro.

Claudio Lotito, che intende realizzare questo progetto all’interno di una maxi tenuta agricola di sua proprietà (sulla Tiberina/Roma Nord), ed è qui che il Comune non ci vuole proprio sentire, prevede di poter abbinare anche un business residenziale. In un’area di oltre 900 mila metri cubi potrebbero nascere 1.300 nuovi appartamenti (per circa 5000 famiglie romane). Il nuovo studio dell’Ama group prevede che vengano preservate le aree boschive della tenuta e che oltre 30 ettari siano comunque donati al comune. Una mossa intelligente per venire incontro a chi (vedi l’assessore Morassut) non vuole sentirne parlare della trasformazione di una tenuta agricola in business sportivo dalla forte connotazione edilizia.

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Marcel Vulpis

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