Olimpiadi

Londra2012: i conti non tornano

Per 17 giorni, da questa sera fino al prossimo 12 agosto, la città di Londra sarà l’ombelico del mondo, grazie ai riflettori accessi dai network tv sull’Olimpiade, lo show sportivo più seguito del pianeta. Gli organizzatori britannici stimano che possa generare più di 5 miliardi di contatti. Ma non sarà tutt’oro quello che vedremo luccicare sui podi delle diverse discipline a cinque cerchi. I conti, a poche ore dall’inizio della cerimonia di apertura (costerà solo questo spettacolo più di 34 milioni di euro), già non tornano e c’è l’imbarazzante episodio della G4S, la società che doveva assicurare la sicurezza dei Giochi (una voce vicina a 1,3 miliardi di euro),  sostituita a poche ore dall’inizio delle gare dall’esercito e dalle forze speciali britanniche,  con un’ulteriore lievitazione dei costi. E’ proprio la voce sicurezza a preoccupare gli analisti, che sottolineano come sia stato già superato il tetto degli 11,8 miliardi di euro, ma ci sono previsioni più pessimistiche. Si parla, al termine dell’evento (inclusi i Giochi paralimpici), di una cifra “monstre” di 14 mld di euro. Troppo anche per un format sportivo che coinvolge, in poco meno di tre settimane, più di 10 mila atleti e 25 mila addetti ai lavori, tra giornalisti, fotografi e staff federali. 

Costi raddoppiate per le strutture

A pesare sono soprattutto i costi, più che raddoppiati (nella maggior parte dei casi) dell’impiantistica dei siti. Il budget del Velodrome (nella foto-news), dove si svolgeranno le gare di ciclismo indoor, è passato da 28 milioni di euro a 122 milioni. Praticamente per ogni euro previsto di spesa ne sono stati investiti invece 4,7. L’Aquatics centre da 95 mln a 308 (3,2 volte più elevato); lo stadio Olimpico da 357 a 632 mln (1,75 volte), la sicurezza dei siti da 358 milioni a 703 milioni (1,9). Di fronte a questi dati inequivocabili è chiaro che le valutazioni fatte dal Comitato internazionale olimpico nel luglio 2005, quando Londra superò per pochi punti il report di Parigi (i transalpini presentarono un budget di poco superiore ai 5 miliardi di euro), sono completamente errate o almeno bisognerebbe arrivare a stabilire nuovi parametri più oggettivi e vicini alla realtà di quelli attuali. Anche perchè i Giochi, sia estivi che invernali, vengono assegnati con sette anni di anticipo rispetto alla data dell’evento e in un arco temporale così lungo può accadere di tutto, come, infatti, è avvenuto sui mercati internazionali se si considera che la crisi economica globale sta interessando le economie dei Paesi (non solo europei) da oltre tre anni.

Londra mai come Pechino

C’è, però, un dato positivo incontestabile. Anche se Londra dovesse raggiungere il budget di 14 miliardi di euro, non sarà mai superiore a quello di Pechino2008, quando, spente le luci della ribalta, si arrivò a contabilizzare una spesa totale di 36 miliardi di euro. Cifra praticamente a fondo perduto, che solo un Paese delle dimensioni della Cina poteva sostenere a priori al termine della manifestazione. Nel caso di Londra, invece, il governo britannico, se si dovesse sforare ulteriormente il tetto economico previsto, è pronto a mettere in campo una lotteria di Stato straordinaria, in grado di ammortizzare anche questa spiacevole eventualità.

Eppure i britannici parlano di obiettivi centrati soprattutto a livello economico. L’impatto diretto/indiretto dei Giochi sull’economia nazionale è stimato tra 0,8% e 2 punti percentuali del Pil, così come i nuovi posti di lavoro (seppure temporanei) avrebbero superato il tetto delle 40 mila unità. Gli esperti di Giochi sottolineano come questo evento abbia rimodellato un’intera area urbana della città. La parte est di Londra, infatti, è stata completamente riammodernata e al di là della crescita del valore degli immobili della zona, il principale obiettivo raggiunto è stato quello di aver debellato la micro-criminalità proprio grazie al progetto di restyling olimpico.

Un’Olimpiade da smart card

Sono i diritti tv, come ormai in qualsiasi sport professionistico, a guidare la linea dei ricavi dei Giochi di Londra. Pesano per il 43% sul budget della struttura organizzativa del Locog (il Comitato londinese). Ad analizzare l’offerta tv studiata per il mercato italiano, per la prima volta tutti gli eventi di Londra2012 saranno coperti da un network tv. Sky ha previsto più di 2.000 ore di diretta e 13 canali (di cui uno in 3D), mentre la Rai si presenta con una offerta superiore alle 400 ore di programmazine (200 ore di diretta). Significativa anche la presenza di Eurosport con 420 ore di messa in onda in alta definizione (250 in presa diretta).

Grazie a questa operazione, con approfondimenti in studio, una squadra di “talent” e l’utilizzo delle più moderne tecnologie, Sky si presenta come la “tv dell’Olimpiade” e punta a superare, nonostante la crisi economica perdurante, il tetto dei 5 milioni di abbonati. Terminata la manifestazione britannica si proseguirà con il calcio e la novità delle gare dell’Europa league,  oltre alla tradizionale Champions league, serie A-Tim e della serie B.

L’appeal dei Giochi

 Gli italiani non hanno interesse solo per il prodotto calcio. Durante le Olimpiadi infatti l’attenzione televisiva si concentrerà in particolare su nuoto, atletica e tennis. L’analisi emerge dalla ricerca Sponsor Planning di StageUp e Ipsos. Alla vigilia dei Giochi di Londra 2012, se gli italiani che si dichiarano interessati al pallone sono 32,6 milioni, quelli attirati dallo sport della campionessa Federica Pellegrini sono 28,5 milioni, oltre un milione in più di quelli pronti a seguire l’atletica, “disciplina regina” dei Giochi (27,2 milioni), e oltre quattro milioni in più di quelli ben disposti a seguire il tennis (24,4 milioni). Seguono la pallavolo (23,9 milioni di interessati), la ginnastica artistica (23,7 milioni) e il ciclismo (23 milioni). Singolare l’assenza in questa ricerca della scherma, tra gli sport di maggiore appeal per i telespettatori italiani, considerando anche l’enorme numero di medaglie conquistate dagli atleti di questa disciplina nel medagliere olimpico tricolore (114 medaglie). – di Marcel Vulpis

“Londra2012: i conti non tornano” L’altra faccia delle medaglie olimpiche. Budget previsionale a quota 11,8 mld. Costi più che raddoppiati per la realizzazione dei siti delle gare.

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Marcel Vulpis

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