Lotta al match-fixing, Abete (presidente FIGC): Il Sistema calcio ha tenuto malgrado tre anni di indagini
“Da tre anni il calcio italiano convive con le indagini delle procure: malgrado il discredito che ne è derivato, il sistema-calcio ha tenuto, dimostrando di essere un fenomeno radicato nel costume nazionale e che il pubblico considera comunque corretto”. E’ quanto ha affermato Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, intervenendo, nei giorni scorsi, ad un incontro internazionale a Roma sul contrasto alle frodi sportive organizzato da European Lotteries e Iris. “La chiave sta anche nella capacità di intervenire con decisioni rapide ed estese: 130 tesserati e 41 società – molte delle quali per responsabilità oggettiva – sono stati colpiti dalle sanzioni dei giudici sportivi dopo lo scoppio dello scandalo nel giugno 2011”, ha detto ancora Abete. Il fenomeno delle frodi, riporta Agipronews, è internazionale, ha aggiunto il numero uno della Figc, e gli strumenti di contrasto non sembrano sempre sufficienti: meno di 20 tra i 54 paesi che fanno parte dell’Uefa hanno una legge nazionale che punisce le frodi sportive, e anche in Italia le pene sono troppo esigue. “Con una Procura federale che non ha ovviamente poteri investigativi, il calcio ha bisogno di aiuto per evitare di finire vittima degli attacchi criminali”, ha concluso.
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