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L’ultimo “ring” di Alain Delon e l’amicizia con il pugile argentino Carlos Monzon

(di Massimiliano Morelli)* – S’intrecciano le storie dei personaggi che hanno fatto la storia. Del cinema, della televisione, dello sport. S’intrecciano quelle dei vincenti, che stringono amicizie fraterne, di quelle che si firmano col sangue. Come per esempio quella fra Alain Delon e Carlos Monzon. “Perché siamo stati entrambi molto poveri, ecco perché siamo amici”, dichiarò un giorno l’attore francese venuto a mancare nella giornata di ieri. A Delon piacevano i cavalli, ma piaceva ancor di più il pugilato (tanto da interpretare un giovane pugile in Rocco e i suoi fratelli, film cult del regista Luchino Visconti prodotto e distribuito dalla Titanus nel 1960 – nella foto in primo piano la locandina della pellicola). E quel boxeur argentino con la faccia da indio che per noi italiani rappresentava un “nemico” dopo aver tolto lo scettro mondiale a Nino Benvenuti (in due memorabili match), all’attore francese dava calore, coraggio, forza. E non è mistero il fatto che ci fu l’impronta della star transalpina nell’organizzazione di alcuni match dell’amico Carlos. Per esempio quelli per la difesa del titolo mondiale, contro il francese Jean-Claude Bouttier prima, contro José Ángel “Mantequilla” Nápoles poi. E al crepuscolo della carriera, con il colombiano Rodrigo Valdez (la sua rivalità col pugile-rivale argentino è stata a lungo considerata tra gli antagonismi sportivi entrati nella leggenda). Tutti vinti. Delon e Monzon, quasi come una cantilena, di certo un rapporto di amicizia sincera, schietta, leale. Confermata dalle migliaia di scatti fotografici dei due, sempre insieme, sempre sorridenti; ma anche dalla prefazione del libro “Yo, Carlos Monzón”. Scritta da Alain Delon. Che sarebbe poi andato a trovare in carcere l’amico durante la prigionia – undici anni – dettata dall’omicidio della moglie. “Carlos, voglio solo dirti che, per me, sei un fratello” sussurrò l’attore nella cella dell’argentino. Una asserzione che il giorno dopo sarebbe diventata il titolo d’apertura dei quotidiani. Non solo quelli francesi.

Nel 2019 Netflix l’ha ricordato in una docu-serie (per un totale di 13 puntate – nella foto sopra la locandina) sulla vita (ascesa e rovina) del pugile argentino Carlos Monzon, mostrando l’inizio dell’amicizia con Delon dopo la conquista di un titolo mondiale.

  • giornalista sportivo e scrittore

 

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