All news

Malago’ (CONI): Roma2024: sara’ una candidatura laica. Comitato in house.

ISTAT

“Adesso abbiamo un anno di tempo per sistemare l’intero comparto. Una sorta di moratoria. Resta il fatto che queste federazioni sono comunque assoggettate ad una serie di norme sulla trasparenza di bilancio (in termini di verifiche e controllo), al di là della moratoria di un anno, che rimane una notizia importante per il settore”. 

LEGA PRO

“...Entro e non oltre il 5 febbraio si convocherà l’assemblea della Lega Pro per chiarire tutta una serie di elementi “curiosi” (sulla parte soprattutto del bilancio della Lega), che si sono venuti a verificare. Questa mattina c’è stato un forte intervento da parte di Carlo Tavecchio, presidente FIGC, che ci ha inviato un documento proprio per velocizzare questa situazione di chiarimento interno“. 

LE CANDIDATURE DEI RIVALI

“...Mi hanno chiesto se temo Boston. Ho detto “no”, anche se ho un grandissimo rispetto per questa città americana, così come per le altre che erano in lizza fino a pochi giorni fa. Dobbiamo considerare e rispettare i nostri rivali, ma dobbiamo guardare soprattutto a noi stessi, alla nostra forza, come ai nostri difetti e peccati. Se ci facciamo prendere da una serie di freni non dovremmo mai fare nulla in questo paese. Non ci sarà un comitato esterno o autonomo a livello civilistico. Sarà un comitato “in house”, una casella aperta all’interno del CONI. Vi confluiranno una serie di forze di lavoro il più possibile interne al Comitato olimpico nazionale. Dalla parte istituzionale, a quella amministrazione e finanza, fino alla comunicazione. E’ chiaro che non vi sarà tutta la parte consulenziale all’interno, come, per esempio, per la realizzazione del BID (la documentazione di presentazione della candidatura). 

LA SQUADRA

Per la fine del mese avremo la squadra completa. Ho incontrato Matteo Renzi e Graziano Delrio (sottosegretario di Stato con la delega allo sport) e vedrò a breve di nuovo il sindaco Ignazio Marino, che si è tenuto la delega olimpica. La prossima settimana ci sarà un incontro con Matteo Renzi e con il presidente CIO Thomas Bach a Davos, in Svizzera, il giorno 21 nel pomeriggio

“…Ci metterò la faccia, vestirò il mio ruolo, ma non posso fare tutto. Serve un presidente e un direttore generale per lavorarci costantemente..”. 

I COSTI

I costi saranno bassi (5-10 milioni di euro), con una squadra, work in progress, con l’apice del lavoro nel settembre 2017. Nei primi mesi sono sufficienti una decina di professionalità per arrivare, a regime, ad una trentina di unità, provenienti dal Coni, dal comune di Roma e dal dipartimento sport di Palazzo Chigi (Governo). Sui costi c’è da considerare il capitolo viaggi, le consulenze per la realizzazione del documento da presentare al CIO e le attività di lobbying. 

IL REFERENDUM/SONDAGGIO

Dovremo dare sicuramente ad un soggetto terzo lo studio di fattibilità. E’ importante inoltre fare un sondaggio per conoscere l’opinione dei cittadini. Certamente oggi si può avere un dato di partenza; tra un anno, magari dopo che gli italiani avranno avranno visto una serie di attività e di facce, questo dato potrebbe cambiare ed essere più elevato. Va individuata comunque una forma per capire cosa la gente vuole, rendendo il progetto il più condiviso possibile. 

“FUOCO AMICO”

“…Personalmente lavoro come un pazzo, e puntiamo a fare le cose nel modo migliore. Spero che tutti voi (la categoria dei giornalisti, nda) faccia il tifo per questo progetto, per i vostri figli o amici. Soprattutto mi aspetto il vostro sostegno se vedrete che le cose verranno fatte con onestà. Mi posso occupare delle mie deleghe e delle cose che faccio abitualmente, certamente spero che prima del voto (settembre 2017) non vi siano fatti capaci di inficiare il tutto. Noi sappiamo che questo rischio c’è. Bisogna avere coraggio e crederci e augurandoci che certe cose non si ripetano nel futuro”. 

In sintesi prevedo che ci sarà però più mercato e meno Stato. Sarà una candidatura “laica”. 

Un intervento a tutto tondo, quello di oggi di Giovanni Malagò (numero uno del CONI) a margine della 1031ima giunta della storia dell’ente sportivo. “Si è parlato di politica sportiva a 360 gradi, ma anche di Istat che interessa molto la vita delle federazioni. Le 45 realtà federali si possono dividere in 3 gruppi, il primo l’aveva accettato di fatto, un secondo, composto da una ventina, vi è finita dentro, un terzo gruppo rimasto fuori (tipo calcio, tiro a segno, tennis) sta iniziando ad interessarsi a questo tema da poco”.

Previous post

Bilanci di serie A a confronto: piccolo e' bello

Next post

NBA Global Games London 2015: Sportlobster nominato presenting partner

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *