Malagò e Renzi inaugurano Casa Italia a RIO
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ha fatto il suo ingresso a Casa Italia a Rio de Janeiro. Accompagnato dal Presidente del CONI Giovanni Malagò e dal Segretario Genearle Roberto Fabbricini, insieme ai Membri italiani del CIO e al Presidente del Comitato Promotore di Roma 2024, Luca di Montezemolo, il premier ha inaugurato la struttura del Costa Brava Club, che affaccia sul mare tra Barra da Tijuca e Sao Conrado.
“La Casa Italia più bella di sempre“, ha sottolineato Malagò, nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione di numerosi membri CIO, dei Presidenti di molti Comitati Olimpici, dei numeri uno delle Federazioni Internazionali, di quelli delle Federazioni Sportive italiane, dell’Amministratore Delegato della Coni Servizi, Alberto Miglietta, oltre a numerosi esponenti della famiglia olimpica e a varie rappresentanze istituzionali.
L’Italia Team era rappresentata dal Capo Missione a Rio, il Vice Segretario Generale del CONI Carlo Mornati, e da una delegazione della squadra di fioretto femminile, tra cui l’olimpionica Elisa Di Francisca, oltre agli ambassador Lucchetta, Chechi, Myers, Rossi e Rosolino.
Malagò ha sottolineato con orgoglio i contenuti della serata. “Questa struttura rappresenta e incarna l’eccellenza del Made in Italy e siamo orgogliosi di inaugurarla insieme al presidente Renzi, che ci sostiene sempre. Casa Italia è la sintesi di sport, arte e cultura nel segno dell’innovazione. Pur nel rispetto delle regole del CIO e delle avversarie, Budapest, Los Angeles e Parigi, siamo qui a sottolineare la serietà della nostra candidatura per i Giochi Olimpici del 2024. Ora però pensiamo a Rio 2016: da sabato inizierà la rincorsa al 200° oro dell’Italia ai Giochi Olimpici Estivi. Sarebbe bello che ci riuscissimo davanti al premier“, il quale ha ribattuto che
“resterà a Rio solo sabato 7 agosto: quindi – ha concluso – dovete fare presto”.
Renzi ha poi ricordato che “questa per noi è una notte speciale, perché possiamo condividere i valori dei Giochi della pace e del rispetto. Quando studiavamo ci dicevano che durante i Giochi le guerre si bloccavano. Ora non è più così, serve un momento di fratellanza. Non perdiamo la nostra identità, di cui è parte anche lo sport. Dobbiamo lavorare insieme per non perdere la nostra identità e mantenere i nostri valori, lo sport è uno dei principali. Oggi più che mai ho sentito l’orgoglio e la passione di essere italiano. Sono qui per sostenere i nostri atleti”.
fonte: www.rio2016.coni.it
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