Mancini lascia, nasce la nuova Inter cinese, i retroscena
Con uno scarno comunicato stampa l’Inter ha annunciato la fine del rapporto tra l’ormai ex tecnico Roberto Mancini ed il club nerazzurro.
“F.C. Internazionale Milano comunica di aver trovato l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’allenatore Roberto Mancini.
La società desidera ringraziare Roberto per il lavoro svolto da quando ha accettato l’incarico nel novembre 2014.
Nella scorsa stagione la squadra è stata in testa alla Serie A fino alla sosta invernale, terminando il campionato al quarto posto e qualificandosi direttamente alla fase a gironi della Uefa Europa League.
Desideriamo ringraziare Roberto per l’impegno e la professionalità dimostrate nei confronti del Club negli ultimi 20 mesi di lavoro.”
Un divorzio secondo quanto risulta a Sporteconomy legato non solo a diversità di vedute su calciomercato e rinnovo contratto, ma per la volontà della nuova proprietà di cambiare davvero tutto e chiudere con un passato insoddisfacente per far nascere una nuova Inter dove è la proprietà a decidere. Venuta meno la “protezione” di Moratti , Roberto Mancini lascia una società che non è più quella con cui aveva concordato il suo ruolo di allenatore e anche di manager.
Nasce la nuova Inter “cinese” di Suning con il chiaro intento di mettere fine alla vecchia gestione Moratti-Thohir e di puntare su una Inter giovane dove i ruoli sono ben precisi, l’allenatore allena e non comanda. Una Inter che dovrà guardare al mercato asiatico e che dovrà essere uno degli strumenti di marketing di Suning, una macchina da soldi e non un “buco” nero di conti. Notizie buone ma forse non troppo per i tifosi nerazzurri che più che vedere la propria squadra diventare un mezzo pubblicitario di Suning in Europa e Asia vorrebbero tornare a vincere, e anche subito.
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