(di Gregorio Scaglioli) – La crisi sul campo del Manchester United ha provocato conseguenze anche a livello societario: Kevin Glazer (figlio del tycoon americano Malcom Glazer), uno dei maggiori azionisti della società, sarebbe pronto vendere la sua partecipazione (270 milioni di sterline, pari al 13% della proprietà), secondo la stampa britannica, spinto, soprattutto, dal calo dei ricavi del club e dal mancato rinnovo del contratto di sponsorizzazione con Chevrolet (jersey-sponsor) da 450 milioni di sterline.

Kevin ha ereditato una parte del club dopo la morte del padre Malcom (nel 2006 colpito da due ictus molto invasivi) e insieme ai suoi 5 fratelli possiede il 90% della società, ma sarebbe pronto a vendere le quote alla Borsa di New York.

La direzione societaria dei Glazers è stata criticata negli ultimi mesi dai tifosi. Questi ultimi incolpano la dirigenza e il direttore generale Ed Woodward per il rendimento non all’altezza della squadra, nonostante sotto la gestione Glazers siano arrivati anche acquisti di spessore come Fred o Di Maria.

Il Manchester United ha speso 1 miliardo di sterline, dopo l’addio di Alex Ferguson nel 2013, ma non è stato in grado di mantenersi ad alti livelli in Inghilterra ed in Europa e ora si trova in 12ima posizione in Premier, dopo aver vinto soltanto una partita delle ultime cinque, mentre in Europa League è 2° nel girone “L” dopo che è riuscito a raccogliere soltanto 4 punti in 2 partite contro avversari non irresistibili. Nello stesso gruppo dei “Red Devils” troviamo il Partizan Belgrado, l’AZ Almaar e l’Astana.